giovedì 10 dicembre 2015

La gente s'ammazza... ma la ministra Maria Elena Boschi, il cui papi era alla presidenza dell’Istituto, continua a sorridere radiosa...
La Stampa 10.12.15
Civitavecchia, pensionato suicida
Aveva perso i risparmi di una vita
L’uomo ha visto sparire 110 mila euro investiti in obbligazioni emesse da Banca Etruria
di Francesco Maesano


Il signor Luigino ha deciso di togliersi la vita il 28 novembre di quest’anno, impiccandosi alla ringhiera di un balcone della sua villetta di Civitavecchia.
Aveva perso 110 mila euro che aveva investito in obbligazioni subordinate emesse da Banca Etruria. C’è chi dice che fossero i risparmi di una vita. Erano, in ogni caso, tanti soldi; anche per un uomo di 68 anni, con qualche problema di salute, a cui restavano la casa di proprietà e una pensione.
Quel sabato, quando la moglie era riuscita a riaversi e a chiamare le forze dell’ordine, un agente le ha chiesto cosa stesse facendo l’uomo prima di suicidarsi. Lei ha indicato il computer al quale era seduto suo marito solo pochi minuti prima. Da quel pc è emersa una lettera nella quale Luigino ha voluto spiegare i motivi del gesto.
La famiglia ha chiesto che non venisse pubblicata per intero, ma ha acconsentito a far visionare il testo ai giornalisti. Una pagina di foglio A4 nella quale il pensionato raccontava l’inizio del suo rapporto con Banca Etruria. Poi il progressivo deterioramento delle condizioni patrimoniali della banca e da qui i tentativi fatti per rientrare in possesso del capitale iniziale.
Quelli che lui definisce come «gli inganni del direttore», del commissario, di un non meglio precisato «funzionario venuto da Arezzo». Alla fine, quando arriva la pubblicazione «del decreto», la certezza di aver perso tutto e la decisione di farla finita.
Il «decreto» cui faceva riferimento il signor Luigino è la decisione presa dal Governo a fine novembre che ha messo quattro banche in «risoluzione», o liquidazione ordinata, per non farle chiudere sotto il peso dei crediti in default. Tra queste, appunto, l’Etruria.
Per quelle quattro banche sono stati azzerati sia il capitale azionario che restava sia le obbligazioni subordinate per circa 780 milioni di euro. Quei titoli avevano già perso gran parte del loro valore, ma moltissimi piccoli risparmiatori non hanno disinvestito in tempo, finendo per perdere tutto.
Civitavecchia è un’amministrazione Cinquestelle. Il sindaco, Antonio Cozzolino, ieri sera ha attaccato duramente il Governo, addossandogli la responsabilità di non aver previsto e spiegato per tempo ai risparmiatori che sarebbe stato istituito per loro un fondo ad hoc. «È una cosa allucinante. Una vita di risparmi bruciati dalla banca cui li aveva affidati. Non so come riesca ad andare a letto chi ha emesso un provvedimento che ha avuto questo tipo di conseguenze. Si è scelto di salvare le banche buttando a mare i risparmiatori. Posso solo immaginare di cosa stiamo parlando. Ho dieci anni di risparmi, perdere quelli di 40 anni di sacrifici è disumano».
«Il fondo – ha proseguito Cozzolino – si doveva istituire subito e spiegare alle persone. È come mettere un semaforo all’incrocio dopo che c’è stato il morto. Purtroppo non lo conoscevo, ma per quel che possa valere la mia vicinanza alla famiglia è totale».