sabato 12 dicembre 2015

La Stampa 12.12.15
Il premier fa scudo alla Boschi per non rovinare la sua kermesse
di Marcello Sorgi


Matteo Renzi non ha alcuna intenzione di farsi rovinare la Leopolda, aperta ieri sera a Firenze, dagli effetti del caso delle quattro banche commissariate, i cui risparmiatori truffati minacciano proteste clamorose contro il governo. Tra le conseguenze del caso ci sono anche i tentativi di coinvolgere la ministra delle riforme Maria Elena Boschi perché il padre, Pier Luigi, è stato per otto mesi al vertice di Banca Etruria, uno dei quattro istituti oggetto del salvataggio del governo. La reazione della ministra è stata molto dura e anche Renzi ieri ha fatto sapere che non c’è stato alcun favoritismo da parte di Palazzo Chigi, ma solo un intervento rivolto a tutelare i lavoratori e i correntisti delle banche, mentre non era possibile intervenire a favore dei risparmiatori a causa delle rigide norme europee.
Ieri per la prima volta la Commissione UE che giovedì aveva sanzionato la qualità dei titoli messi sul mercato dalle quattro banche ai danni della loro clientela, per la prima volta ha aperto alla possibilità di consentire al governo italiano provvedimenti per il ristoro dei risparmiatori che hanno visto andare in fumo i loro investimenti. È un passo importante, ma non risolutivo, dato che sono ancora forti i timori che altri istituti di credito possano svelare buchi simili a quelli delle quattro commissariate. Il governo potrà creare un fondo per il risarcimento dei danni e procederà a un arbitrato per verificare in quali casi risparmiatori siano stati tenuti all’oscuro dei rischi che un certo tipo di obbligazioni comportavano. Nel frattempo farà in modo che sia formata in Parlamento la commissione di inchiesta che dovrebbe accertare e approfondire le responsabilità del caso, scagionando - questo almeno è l’obiettivo di Renzi - il governo attuale, che s’è trovato ad affrontare le conseguenze di condotte pubbliche e private precedenti al suo insediamento. Perché il timore, neppure tanto nascosto, è che il caso delle banche possa avere effetti negativi sulle prossime elezioni, dato che i quattro istituti sono tutti collocati in zone di tradizionale forte consenso del centrosinistra e la sfiducia dei risparmiatori truffati potrebbe sfogarsi nelle urne.
In apertura della Leopolda Renzi ha sottolineato i dati positivi diffusi dall’Istat che confermano la tendenza positiva e i primi segnali di ripresa. E ha ribadito che nella due giorni di Firenze non ci sarà spazio per le contorsioni interne e i giochi di potere del Pd, che sta andando verso le amministrative in ordine sparso e in una sorta di guerra civile delle correnti.