Corriere 11.12.15
Il documento
Il testo del Vaticano che ribadisce il no all’antisemitismo
«Sebbene gli ebrei non possano credere in Gesù Cristo quale redentore universale, essi hanno parte alla salvezza, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili». Il testo non è «magisteriale», ma il documento vaticano della Commissione per i rapporti con l’ebraismo, presentato ieri, rilancia il dialogo a cinquant’anni dalla Nostra Aetate e prima della visita di Francesco, il 17 gennaio, alla sinagoga di Roma. Già Benedetto XVI, nel Gesù di Nazaret , aveva scritto che «la Chiesa non deve preoc-cuparsi della conversione dei Giudei». Il testo parla ora di «lotta comune» contro «ogni discrimina-zione e antisemitismo» e dice: «Anche se i cattolici, nel dialogo con l’ebraismo, rendono testimonianza della loro fede in Gesù Cristo, essi si astengono da ogni tentativo attivo di conversione o di missione nei confronti degli ebrei». La Chiesa «non prevede nessuna missione istituzionale rivolta agli ebrei». La preghiera di conversione nel «rito straordinario» del Venerdì Santo è «escatologica», ha detto il cardinale Koch: «Si può utilizzare quella del rito ordinario che non crea malintesi».