lunedì 2 novembre 2015

Repubblica 2.11.15
Batteri
Dai farmaci all’energia così salveranno il mondo
La sfida comune di ricercatori americani europei e cinesi: fare dei microbi una risorsa per l’umanità
di Elena Dusi


L’UOMO vuole addomesticare gli esseri viventi più antichi. Quelli che riescono a vivere nei vulcani come sotto i ghiacci dell’Antartide e che, nel loro piccolo, compongono il 60% della materia dotata di vita del nostro pianeta. Alla ricerca del loro segreto, gli scienziati sperano di trovare risposta a tutte le domande legate alla nostra sopravvivenza: come ottenere farmaci più efficaci, come rendere più ricchi i frutti del suolo, come arginare l’avvelenamento del pianeta. «Puntiamo in 10 anni a svelare il ruolo dei microbi e il loro genoma per affrontare le sfide dell’energia, delle malattie e dell’agricoltura » hanno scritto due gruppi di scienziati su Nature e Science .
Il primo composto da ricercatori di Stati Uniti, Europa e Cina ha fondato la International Microbiome Initiative. Il secondo, esclusivamente americano e promosso dalla stessa Casa Bianca, è stato invece battezzato Unified Microbiome Initiative. Dal momento che i microbi non hanno confini, anche gli scienziati hanno deciso di calare su di essi una rete globale.
I batteri, con la loro respirazione, digestione e metabolismo, producono una quantità infinita di sostanze che ancora l’uomo conosce poco. Modificando il loro Dna, gli scienziati riescono già a indurli a produrre alcuni farmaci o carburanti che sono però ancora poco concorrenziali rispetto agli idrocarburi. Già oggi, respirando, questi microrganismi rimuovono anidride carbonica dall’atmosfera e vi immettono circa la metà dell’ossigeno che respiriamo. Sono in grado di liberare gli oceani dal 90% di un potente gas serra come il metano. E nel suolo decompongono la materia organica trasformandola in nutrimento per le piante.
Ma i margini di miglioramento per “aggiogare” i batteri e indurli a lavorare per l’uomo agendo sul loro codice della vita il Dna sono enormi. «Conosciamo solo la metà dei geni e il 2% delle sostanze chimiche prodotte dai batteri» conferma Jeffrey Miller dell’Università della California a Los Angeles, uno dei firmatari dell’appello su Science . «La posta in gioco è altissima: comprendere il funzionamento di questi microrganismi può regalarci la chiave per risolvere problemi come la resistenza agli antibiotici, le malattie autoimmuni e il depauperamento dei suoli agricoli, permettendoci di ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti».
Visto che il numero di batteri sulla Terra supera quello delle stelle nell’universo, gli scienziati hanno usato una metafora “astronomica” per spiegare la loro impresa. «Vogliamo scoprire la materia oscura dei microbi» ha scritto il gruppo americano. «Sappiamo che i batteri sono ovunque e sono molto più complessi di quel che pensavamo» spiega Eoin Brodie del Dipartimento per l’Energia americano. «Come i fisici stanno cercando di svelare i segreti della materia oscura, noi abbiamo bisogno di scoprire le funzioni dei microbi e dei loro geni». Queste conoscenze, aggiunge il gruppo internazionale su Nature , «possono regalarci innovazioni decisive per l’agricoltura, l’energia, la salute, l’ambiente e altro ancora».
Un capitolo speciale dello studio dei batteri e del loro genomail microbioma riguarda la salute dell’uomo. Nel nostro organismo, concentrati nell’intestino, convivono con noi 100mila miliardi di batteri, un numero 10 volte superiore alle nostre cellule. Di giorno in giorno si sta scoprendo quanto sia importante il loro ruolo nell’assorbire sostanze nutritive (e di conseguenza nel regolare il peso corporeo), nell’attivare il sistema immunitario (e quindi nel tenere a bada malattie come asma o diabete) e perfino nel regolare l’equilibrio di alcuni neurotrasmettitori. Dalla salute e della ricchezza dei batteri dell’intestino è la teoria su cui si sta lavorando proprio in questi mesi dipenderebbe dunque anche il rischio di incappare in alcune malattie psichiatriche. Fra 10 anni, sono convinti gli autori dei due appelli, riusciremo a imbrigliare il potere dei microbi per salvare sia noi che il pianeta.