lunedì 23 novembre 2015

Repubblica  23.11.15
C’era una volta la mamma regina del sole
di David Grossmann


Noga, seduta sul tavolo della cucina con le gambe penzoloni, chiese alla mamma: «Mamma, se io sono una principessa, tu sei una regina?». «Sì» rispose la mamma appoggiandosi alla scopa «sono una regina». «Allora perché non hai la corona?». «Perché sono una regina segreta» disse lei ridendo. «Una regina segreta?». esclamò Noga, emozionata. «Anch’io voglio esserlo!». «E in questo mondo ho un compito segreto» continuò la mamma. «Di’ un po’, Noga, pensi di riuscire a mantenere un segreto segretissimo?». Noga rispose che certo, poteva, e supplicò la mamma di confidarglielo. La mamma sollevò la scopa a mo’ di scettro e disse: «Una volta all’anno io sono la regina del sole e, guarda caso, lo sarò proprio domani». «No, non è vero!» strillò Noga. «Certo che è vero» rispose la mamma. «Lo dici così per dire» protestò Noga. «No, domani sarò la regina del sole per tutto il giorno» le assicurò la mamma «dal momento in cui sorgerà fino a quando tramonterà». «E posso esserlo anch’io?» domandò Noga, che un po’ credeva alle parole della mamma e un po’ no. «Tu puoi essere la principessa » rispose la mamma «però dovremo alzarci molto presto…».Il giorno dopo, prima del sorgere del sole, la mamma e Noga montarono in bicicletta. La regina davanti e la principessa dietro, sul seggiolino. Le vie della città erano buie, deserte. Grandi uccelli notturni volavano silenziosi e alberi scuri frusciavano nel vento. Un uomo alto e magro camminava in un viale e dava il bacio della buona notte a ogni albero e quando la mamma e Noga gli passarono vicino si girò e sventolò piano piano il suo cappello nero. Tre gatti dalle code ritte corsero all’improvviso davanti alla bicicletta. Arrivate a una collinetta fuori città, Noga e la mamma smontarono dalla bicicletta. Noga sfilò dallo zainetto una corona d’oro con tante punte e se la mise in testa, poi prese un mantello viola punteggiato di stelle e lo indossò. Infine tirò fuori il suo flauto, perché le facesse da scettro. Quando finì di prepararsi la mamma guardò il cielo, mise le mani attorno alla bocca e sussurrò: «Sorgi sorgi sole mio, sorgi sorgi sole mio…». Noga, sorpresa, fece come lei: «Sorgi sorgi sole mio». sussurrò «sorgi sorgi sole mio…».
© 2015 David Grossman © 2015 Mondadori Libri By arrangment with The Deborah Harris Agency