martedì 10 novembre 2015

La Stampa 9.11.15
Nella tomba di Tutankhamon a caccia della regina Nefertiti
di Vittorio Sabadin


Ci sono prove sempre più evidenti che nella camera sepolcrale del faraone Tutankhamon si trovano passaggi segreti che portano a un’altra tomba, forse quella della più bella e famosa regina dell’antico Egitto, Nefertiti. Quando un paio di mesi fa l’archeologo inglese Nicholas Reeves aveva annunciato di avere individuato in alcune foto ad alta risoluzione delle pareti della tomba alcune linee ad angolo retto che facevano pensare ad una porta, nessuno nel mondo accademico gli aveva dato molta retta. Ma ora un’indagine con termografia a infrarossi, condotta dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università del Cairo e dall’Heritage Institute di Parigi, ha confermato le sue ipotesi: nel punto in cui le foto mostrano i segni di un passaggio, la temperatura è diversa da quella delle altre pareti, cosa che in archeologia si considera come prova della presenza di una camera oltre una parete.
I ricercatori hanno passato 24 ore, compresa una intera notte, nella tomba del faraone che ancora contiene le sue spoglie, una delle esperienze più emozionanti della loro vita. Le misurazioni effettuate non lasciano dubbi e anche Mamdouh Eldamaty, il ministro delle Antichità egiziano, è convinto che il dottor Reeves abbia ragione e che ora «siano necessari nuovi e definitivi esami». L’archeologo, che lavora all’Università dell’Arizona, ha anche notato che una delle figure presenti negli affreschi è una donna le cui fattezze sono molto simili a quelle di altre rappresentazioni di Nefertiti. La regina, moglie del faraone «eretico» Akhenaton, morta nel 1340 a.C., era probabilmente la madre di Tutankhamon.
Il giovane faraone, scomparso improvvisamente all’età di 18 anni, sarebbe stato sepolto frettolosamente nella piccola anticamera della tomba della madre e il suo corredo funerario, la cui ricchezza ha stupito il mondo quando Howard Carter lo scoprì 93 anni fa, non sarebbe altro che una raccogliticcia collezione di pezzi presi all’ultimo momento da altre tombe. Reeves, a sostegno della sua affascinante tesi, porta anche il fatto che la tomba KV62 nella quale è stato trovato Tut si sviluppa a destra del corridoio d’ingresso, una caratteristica delle tombe femminili.
L’Egitto spera che Reeves abbia ragione. Se verrà davvero trovata la tomba di Nefertiti, risulterà quasi certamente inviolata e il suo corredo funerario eclisserà per magnificenza quello del figlio. Ce n’è un grande bisogno, per fare tornare i turisti nel Paese e salvarlo dal collasso al quale il terrorismo lo sta portando.