il manifesto 26.11.15
Civati e il radicale Magi «possibile» per Roma
Campidoglio. Sinistra, spunta un’altra ipotesi per la corsa delle amministrative. Domani Fassina ad Ostia: 'inizio un percorso'. Resta in ballo anche l'ex sindaco Marino
di Daniela Preziosi
ROMA Pippo Civati e la sua ’Possibile’ avrebbero un’idea sulla corsa per il Campidoglio. Neanche a dirlo, sarebbe del tutto diversa dalle ipotesi fin qui in ballo a sinistra. Lo ha scritto ieri ilfattoquotidiano.it raccogliendo voci che circolavano da giorni, e riferendo che il nuovo partito-movimento che fa capo al deputato ex pd avrebbe identificato «l’uomo giusto per la poltrona più importante del Campidoglio». Sarebbe il combattivo trentanovenne Riccardo Magi, neosegretario dei Radicali italiani, ex consigliere comunale radicale eletto nella lista Marino; ma poi spesso schieratosi contro il sindaco.
Fino a qui Civati si era tenuto alla larga dalla corsa della Capitale, del resto ancora lontanissima dal suo inizio. Si era giusto limitato a ipotizzare «una mano tesa» verso Ignazio Marino casomai l’ex sindaco decidesse di ricandidarsi fuori dal Pd. Marino per Civati resta «un interlocutore». E così per il partito di Vendola che il 3 dicembre ha organizzato con lui un incontro pubblico al quartiere Alessandrino. E però Sel nel frattempo ha dato la sua benedizione alla «disponibilità» di Stefano Fassina, che infatti nel pomeriggio di domani «avvierà un percorso» al Teatro Manfredi di Ostia Lido. Un «percorso» che potrebbe finire con una candidatura.
Nella sinistra di rito vendoliano sul nome di Magi non c’è storia; quanto meno la candidatura a sindaco. Negli scorsi due anni i rapporti fra Sel e il radicale, compagni di maggioranza, non sono stati un granché cordiali. A partire da un litigio sulla ’manovra d’aula’ del 2013, denunciata dal radicale e poi ritirata dal sindaco. Fino alle differenze sui sindacati: ai quali Sel è vicina, Magi molto meno. Va detto però che negli ultimi giorni dell’era Marino gli uni e l’altro si sono ritrovati a fianco contro il Pd.
Per i civatiani l’idea Magi per ora resta, appunto, giusto un’idea. «Magi è bravissimo, è uno che studia le questioni e sa poi anche praticarle sul campo, come ha fatto sulle spiagge di Ostia o sui campi rom», spiega il romano Luigi Corvo. «Noi però sceglieremo un nome con un nuovo approccio: metteremo insieme cento persone con competenze ed esperienze su Roma e raccoglieremo le loro idee». Senza dimenticare Marino: «Ci interessa molto la discontinuità della sua giunta verso le pratiche tradizionali per esempio su rifiuti e urbanistica». Ma in conclusione «ad oggi non abbiamo candidato nessuno. Quando sarà lo decideremo insieme: non Civati da solo».
E Magi? Magi ci va piano. Anzi pianissimo. «Civati ha condotto con noi l’iniziativa popolare per il superamento dei campi rom e per la riforma dell’accoglienza ai rifugiati», spiega. Con la sinistra tradizionale qualche differenza d’impostazione c’è. «A Roma non sono più rinviabili le riforme dei servizi pubblici locali, anche con la messa gara. Il “bene comune” deve essere l’efficienza del servizio: dai trasporti alla gestione dei rifiuti. Va chiusa la stagione delle municipalizzate come l’Atac, mandate in bancarotta dal costo delle clientele. Queste sono le battaglie condotte in consiglio e per queste riforme continueremo a lavorare anche in vista delle amministrative. Aperti, al contributo di Possibile. Come di chiunque altro vorrà condiverle».