Corriere 4.11.15
Palazzo Koch: contanti, necessario un tetto più basso
di F. D. F.
ROMA «Un limite al trasferimento di contante, anche basso, va mantenuto» e la riduzione del suo uso «resta comunque in Italia un obiettivo da perseguire». È questa la posizione del vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione in Senato. «I limiti all’uso del contante - ha spiegato Signorini - non costituiscono, ovviamente, un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, specie per il grande riciclaggio, ma introducono un elemento di difficoltà e di controllo sociale che può ostacolare forme minori di criminalità e di evasione». Secondo l’esponente di Bankitalia,« l’esistenza di una soglia scoraggia in via generale una circolazione troppa ampia di banconote, tale da fornire materia a transazioni illecite». Del resto, ha osservato Signorini, «l’esistenza di effetti macroeconomici della soglia sui consumi non è sorretta da chiara evidenza empirica». «Non c’è però a mia conoscenza - ha aggiunto - una base analitica o empirica sufficiente per precisarne il valore ottimale». Comunque per Bankitalia, «dal mero punto di vista delle transazioni, quanto più la soglia è bassa tanto meglio è, ma ci sono limiti pratici da considerare. Non vi sono quindi elementi per escludere a priori l’opportunità di un innalzamento del limite generale da 1.000 a 3.000 euro». «Converrà, se il Parlamento decide di andare in questa direzione, monitorare nel tempo i risultati — consiglia Signorini -. Sembra tuttavia consigliabile mantenere un regime più severo per i money transfer ».