lunedì 23 novembre 2015

Corriere 23.11.15
Dentro i dem
Richetti, Damiano e il no al doppio incarico del leader
di Monica Guerzoni


ROMA Non sarà ora che Renzi lasci la guida del Pd? Ad abbattere il totem dell’intangibilità del doppio incarico è Cesare Damiano: «Il Pd è in grande difficoltà. Non c’è dubbio che Renzi è dinamico ed energetico — dice al Corriere l’ex ministro — ma il partito ha bisogno di una cura quotidiana, cui non può dedicarsi un leader che deve governare il Paese». Parole non scontate, visto che Damiano sta nella minoranza filogovernativa del ministro Martina. Tra i «diversamente renziani» il tema è aperto, anche se pochi escono allo scoperto. Matteo Richetti ha scritto a Renzi per smentire correnti: «I cattodem diversamente renziani? Tutte baggianate...». Ma il problema esiste, il Pd ha bisogno di «un rilancio profondo» per cui «serve una squadra forte, con un mandato pieno». A sinistra sono tutti d’accordo. Bersani per primo aveva lanciato l’allarme sui rischi del doppio incarico e il senatore Federico Fornaro avvisa: «Dobbiamo interrogarci sulla giustezza e funzionalità del doppio ruolo di segretario-premier» .