lunedì 23 novembre 2015

La Stampa 23.11.15
Roma, torna la lobby delle bancarelle
Polemica per il mercatino della Befana: metà dei posti assegnati alla stessa famiglia
di Francesco Maesano


A Roma torna la Befana e nel sacco porta tante licenze per la famiglia Tredicine, potente lobby delle bancarelle nella capitale. Per capire chi rappresenti quello che viene spesso definito come «il clan degli ambulanti» basta guardare a Giordano, il rampollo di famiglia, che nel 2013 è stato eletto al Campidoglio con migliaia di preferenze e oggi è coinvolto nell’inchiesta di Mafia Capitale. Venerdì sera sono state pubblicate le graduatorie per l’assegnazione dei posti spettanti agli esercenti in piazza Navona per il tradizionale mercatino natalizio. Dei 55 spazi a disposizione ben 24 sono stati appaltati proprio ai Tredicine o alle famiglie con le quali intrattengono legami di parentela.
Primo Municipio
Al primo Municipio di Roma la notizia delle graduatorie non è certo passata inosservata. Anzi, non mancano né le critiche né le polemiche. Tant’è, che l’accusa che viene rivolta in queste ore ai vertici dell’amministrazione è «fuori Marino, dentro i Tredicini». Ieri la presidente Sabrina Alfonsi ha provato a tracciare una linea difensiva: «Non confondiamo politica e burocrazia. A quanto emerge da una prima lettura delle diverse graduatorie, in alcuni settori, ad esempio la vendita dei dolciumi, i punteggi sulla base del disciplinare integrativo per la certificazione della qualità della merce non sembrano essere stati assegnati, il che ha ovviamente aumentato in modo preponderante il peso del requisito dell’anzianità di partecipazione alla fiera. Faremo ovviamente tutte le verifiche amministrative del caso sull’esito del lavoro della Commissione, per essere certi che sia stato rispettato in pieno il principio di legalità». Il punto è proprio quel disciplinare. Quando a fine settembre Alfonsi aveva emesso il bando, tra i criteri per l’assegnazione dei punteggi c’erano la qualità e l’artigianalità dei prodotti. Marino aveva imposto un regolamento volto soprattutto a innalzare il livello dell’offerta di dolciumi sulla base delle risorse utilizzate per la produzione, la confezione e la vendita. Poi, a sindaco decaduto, la commissione nominata proprio dal primo Municipio per vagliare le domande ha deciso di tralasciare quel regolamento, affidandosi unicamente ai criteri di anzianità. E così a finire ai primi posti sono stati i vari Alfiero, Dino, Tania Donatella, Elio Tredicine.
Licenze rinnovate
I posti per il mercatino di piazza Navona erano scaduti due anni fa. Per garantire che l’evento, che Roma richiama turisti e residenti soprattutto tra i più piccoli, si era ragionato su una proroga delle posizioni esistenti. Poi è arrivato il disciplinare di qualità. Lo scorso anno, dopo un braccio di ferro tra il sindaco e i «bancarellari», questi ultimi avevano deciso di ritirare le licenze senza però partecipare al mercatino. Lo spettacolo del Natale 2014 è stato quello di una piazza Navona deserta, nel mezzo della quale gli ambulanti organizzarono un funerale simbolico contestando il sindaco e i nuovi criteri. Ora è arrivato il rinnovo fino al 2024. I residenti sono i più scontenti di tutti. «Avevamo ragione quando, dopo il primo momento di contentezza, ci siamo resi conto che il bando avrebbe portato la sopravvivenza ai soliti noti fino al 2024 - afferma Viviana Piccirilli Di Capua, dell’Associazione abitanti centro storico - per questo mi auguro che coloro che possono, compreso il Commissario, rivedano questa situazione che non ha nulla di trasparente e va sicuramente a decremento di quanto era stato espresso dal I Municipio».