Repubblica 25.10.15
Tutta la verità sulle streghe
di Alberto Flores d’Arcais
E un giorno Satana arrivò a Salem. Sul famoso processo alle “streghe” di quella piccola cittadina del Massachusetts (oggi Danvers, venti miglia a nord di Boston) si sono già scritti diversi libri, quei fatti hanno ispirato dipinti, opere teatrali, film e serial televisivi, ma pochi sanno che – contrariamente a una credenza popolare che nel corso dei secoli si è trasformata quasi in leggenda – nessuno dei venti tra “streghe” e “stregoni” (c’erano, anche se minoranza, diversi uomini) condannati venne bruciato/a vivo. Tutti/e, tranne un uomo lapidato nel tentativo di estorcere una confessione last minute, vennero impiccati.
Le vera storia del “processo alle streghe” di Salem – che ebbe luogo nel New England dal febbraio 1692 al maggio 1693 – viene adesso ricostruita e raccontata (con molti dettagli inediti) da Stacy Schiff, guest columnist del New York Times e premio Pulitzer nel 2000 per Vera (la biografia di Vera Nabokov, moglie e musa dell’autore di Lolita ), nel suo ultimo libro – The Witches: Salem, 1692 –, edizioni Little, Brown – in uscita il prossimo 27 ottobre. Non a caso, solo pochi giorni prima di Halloween, la grande festa/carnevale degli Stati Uniti (e ormai non solo) conosciuta anche come “notte delle streghe”.
A quei fatti si ispirò anche la famosa “Lettera Scarlatta” (la protagonista era però accusata di adulterio e non di stregoneria) di Nathaniel Hawthorne: che era nativo proprio di Salem e soprattutto discendente di John Hawthorne, uno dei giudici del processo.