domenica 25 ottobre 2015

Repubblica 25.10.15
Khalid Chaouki
“Io, migrante integrato attaccato perchè contamino la razza”
intervista di Tommaso Ciriaco


ROMA  Manifesti razzisti di Forza Nuova di fronte ai circoli del Pd. Mostrano il volto del deputato dem Khalid Chaouki e inneggiano in modo strampalato all’italianità smarrita a causa della legge sullo ius soli. «Mi indicano come esempio di contaminazione rispetto alla purezza del sangue italiano - spiega il giovane parlamentare democratico - E ho ricevuto anche alcuni insulti su Facebook ».
Come vive questo attacco?
«È un salto di qualità. Non è la prima volta che ricevo offese razziste, ma stavolta viene esposta la mia persona. Dimostra la crescita dell’estrema destra».
Perché proprio contro di lei?
«Sono uno dei cosiddetti immigrati di seconda generazione. Dimostriamo il cambiamento del nostro Paese. E agli occhi di tanti sono un simbolo di integrazione e cittadinanza, che interpreto in Parlamento. Per qualcuno, invece, rappresento una minaccia alla pseudo razza italiana».
In passato ha duellato duramente con la Lega.
«Guardi, va bene alimentare il dibattito sulla cittadinanza. Ma di fronte ad accuse razziste, di ispirazione fasciste, ci devono essere dei limiti. Quindi anche i partiti di centrodestra devono mostrare unità trasversale».
Non l’hanno fatto. Mancano i loro messaggi di solidarietà.
«Infatti. Questa dovrebbe essere la sfida di alcune forze, come la Lega: trasformarsi in un partito che non confonde il razzismo con il legittimo dibattito politico ».
Quanto è pesata la sua battaglia per lo ius soli?
«Non è mia, ma di un milione di figli di immigrati, di tanti sindaci e insegnanti».
Ma da oggi ha un po’ paura?
«Non posso negare che questa campagna lede in parte la mia serenità, ma rafforza il percorso che stiamo facendo. Non sono solo in questa battaglia».
A sera il Pd annuncia che al Senato chiederà un iter più rapido per la legge sullo ius soli.