sabato 17 ottobre 2015

Repubblica 17.10.15
Daniel Pipes
“Questa violenza non darà risultati”
intervista di Ar. Zamp.


NEW YORK Accoltellamenti, incendi, sassaiole, sparatorie e soprattutto tanti morti: Daniel Pipes che cosa c’è dietro a questa ondata di violenze in Israele?
«Non c’è nulla di nuovo. Ormai da decenni i palestinesi seguono le stesse tattiche, ma senza alcun risultato: perché sono sbagliate, oltre a essere criminali».
Autore di decine di saggi e direttore del Middle East Forum, un think tank conservatore, Pipes non è mai stato tenero nei confronti dei palestinesi e tanto meno del presidente Abu Mazen, che definisce un «mostruoso bugiardo ». Parlando con Repubblica spiega come i falchi americani vedono questa crisi.
Non pensa che le tattiche palestinesi cui si riferisce siano il prodotto della disperazione di un popolo?
«E’ l’inverso: la disperazione nasce dai ripetuti insuccessi di tattiche sbagliate».
Quali sarebbero a suo avviso le tattiche “giuste”?
«Se i palestinesi volessero veramente un loro stato indipendente, come dicono, dovrebbero lavorare assieme a Israele, non puntare alla sua distruzione».
Vede un collegamento tra l’escalation russa in Siria e queste “giornate della rabbia”?
«L’attenzione mondiale è tutta rivolta all’Is e alla Siria: i palestinesi stanno approfittando della distrazione internazionale».
Ma John Kerry non è distratto e sta per tornare nella regione. Che cosa otterrà?
«Niente, è solo un presuntuoso. Da quando è stato segretario di Stato non ha portato ad alcun risultato concreto».