venerdì 2 ottobre 2015

La Stampa 2.10.15
Scintille nel sindacato
Direttivo Cgil all’Expo, Landini diserta:
“Non vado tra scandali e sfruttamento”
Camusso: “Andiamo dove i lavoratori hanno bisogno”. Replica: “C’erano anche altri luoghi”
di Roberto Giovannini


Il direttivo Cgil convocato il 5 ottobre a Expo 2015, con tanto di pausa e visita guidata dei padiglioni? Il leader della Fiom Maurizio Landini annuncia che non ci andrà. Perché Expo è un «luogo parecchio discutibile, sia per i tanti scandali che hanno accompagnato la gestione dell’area e la costruzione degli impianti, sia per le condizioni di lavoro al suo interno». E perché considera questa inconsueta trasferta «uno spreco di tempo e di risorse».
La polemica è sorta un paio di giorni fa: una volta conosciuta la decisione di Susanna Camusso di riunire «in trasferta» il parlamentino confederale (lunedì prossimo a Expo, martedì nella sede Cgil di Milano), il leader Fiom ha scritto per protestare. «Non capisco il senso della vostra scelta», aveva attaccato Landini, lanciando pesanti critiche a Expo, giudicato un luogo di corruzione e sfruttamento, e bocciando la visita guidata, definita «un tour turistico di dirigenti sindacali» finanziato con i soldi degli iscritti.
Ieri è giunta la replica del vertice di Corso d’Italia. «Il sindacato va dove i lavoratori hanno bisogno», si legge nella missiva. Spesso il sindacato deve fare i conti con situazioni di poca trasparenza, «ma il nostro compito è esserci per tutelare coloro che lavorano e con loro lottare per cambiare le cose». E poi, dice la segreteria Cgil, proprio i delegati sindacali e i lavoratori di Expo «ci hanno chiesto di essere con loro, di aiutarli a dare visibilità al loro lavoro». Infine, la visita guidata dei padiglioni sarà curata «da volontari dell’Auser», un’organizzazione di anziani Cgil.
Immediata la controrisposta - polemica, naturalmente - di Landini.
Per far sentire la sua vicinanza ai lavoratori di un luogo di lavoro, la Cgil non potrebbe fare qualcosa di un po’ più utile che convocarci una riunione? E anche se fosse, «perché mai non ci siamo ancora convocati, ad esempio, davanti alla Fca di Pomigliano dove i diritti sono calpestati ogni giorno - scrive il numero uno Fiom - o all’Eni di Priolo dove si muore di lavoro, nei campi agricoli gestiti dal caporalato, o nelle scuole pubbliche in lotta? E in ogni caso, non si capisce perché ai dirigenti sindacali debbano essere gli iscritti a pagare la visita dei padiglioni, peraltro in orario di lavoro». Insomma, Landini lunedì al direttivo Cgil in Expo non si presenterà.