sabato 3 ottobre 2015

Il Fatto 3.10.15
L’Unità festeggia, ma si scorda Denis

Festa grande all’Unità. I primi “trionfi” a Palazzo Madama sono stati salutati dal giornale del renzismo militante con un entusiasmo incontenibile. A cominciare dal titolo in prima, intriso di malinconica ironia: “Addio vecchio Senato”. Addio. La rassegna da stadio della mirabolante impresa parlamentare prosegue nelle pagine interne. Titolo didascalico, rotondo, assertivo: “Senato, primo sì a larga maggioranza”. Nel catenaccio, i palpitanti particolari della partita di Palazzo Madama: “Occhi puntati sulle trappole della Lega. Grasso riduce i voti segreti. Zanda: ‘Sconfitto il partito degli algoritmi’”. Macché  sconfitto. Di più: spianato, annichilito, distrutto. Infine, l’ultima iniezione di ottimismo: il sondaggio anti gufi. I numeri sono di Swg. Il dato è inequivocabile: il Pd domina. Guadagna 0,2 punti percentuali nella settimana della riforma. Si attesta al 36 per cento, mentre “l’area di governo” – così viene definita – raggiunge il 39,5, solidamente al comando. Però. C’è un però: gli alleati vengono specificati in questo modo: Nuovo Centrodestra (comprensivo di Udc e Ppi) e “Altri area di governo”. Chi saranno questi misteriosi “altri” ai quali non si preferisce dare un nome? Non sarà mica un po’ di imbarazzo, perché dentro gli “altri” c’è Denis Verdini?