sabato 10 ottobre 2015

Il Fatto 10.10.15
Dopo il crac
La Corte dei Conti: danno per lo Stato?
Finanziamento al papà di Renzi, le Fiamme Gialle acquisiscono i documenti


LA FINANZA indaga sul mutuo dei Renzi. Gli agenti si sono presentati nei giorni scorsi negli uffici di Fidi Toscana, finanziaria della Regione. Lo scopo: acquisire la documentazione relativa al finanziamento ottenuto da Chil, società all’epoca di proprietà della famiglia Renzi. Le Fiamme Gialle hanno agito su mandato della Corte dei Conti di Firenze.
Nel marzo 2009 la Chil ha tre soci: Laura Bovoli, Matilde e Benedetta Renzi. La madre e le sorelle del Primo Ministro. Chil ottiene un finanziamento per l’imprenditoria femminile: 496.717 euro dal Credito Cooperativo di Pontassieve che può contare sulla copertura dell’80% da parte di Fidi Toscana. Il 22 luglio 2009 l'istituto di credito delibera il mutuo, ma appena una settimana dopo, il 29 luglio, le tre donne rivendono le quote a Tiziano Renzi (padre del premier) che ritorna a essere proprietario della società. Passaggi e tempi che avevano già attirato l’attenzione dei magistrati genovesi. L’inchiesta per bancarotta condotta dal pm Marco Airoldi vede indagato Tiziano Renzi (nella foto).
Sulla richiesta di archiviazione dovrebbe arrivare a ore la decisione del gip. La Procura, però, ha ritenuto che questa operazione non avesse rilevanza penale. Ora la parola passa alla Corte dei Conti. Il finanziamento, infatti, dopo il fallimento della società (quando non era più dei Renzi) è stato coperto da Fidi Toscana cui poi è subentrato lo Stato. Insomma, un possibile danno per le casse pubbliche.