Corriere 14.10.15
Vincenzo Visco
«Uno scherzo o una provocazione? Così si rende più facile il riciclaggio»
intervista di Francesco Di Frischia
ROMA «Quando ho letto la proposta mi sono chiesto: ma è uno scherzo oppure una provocazione?». Usa toni pacati Vincenzo Visco, dopo avere saputo della decisione del premier Renzi di alzare il tetto dell’uso del contante da mille a tremila euro. Ma la contrarietà dell’ex ministro delle Finanze, è netta.
Perché?
«In un Paese con la più grande evasione fiscale d’Europa, esclusa la Grecia, un Paese dove l’uso del contante è più del doppio rispetto alle altre nazioni Ue e la malavita organizzata è diffusissima... mi sembra un provvedimento autolesionistico, che facilita soprattutto il riciclaggio, oltre all’evasione».
Che cosa potrebbe accadere se diventasse legge?
«Temo che tante operazioni non sarebbero più tracciabili: almeno oggi per riciclare 10 mila euro bisognava andare in 10 banche. Se passa questa norma, di banche ne basteranno tre».
Ma i commercianti lo definiscono «un incentivo ai consumi».
«Scusi, ma lei conosce molte persone che vanno in giro di solito con rotoli di banconote da 100 e 500 euro? Di solito le persone oneste non si comportano così».
Secondo lei, il tetto attuale andrebbe confermato?
«Se dipendesse da me lo abbasserei a 500 euro».
In Francia il tetto è mille euro per i francesi e tremila per gli stranieri e in Germania non ci sono limiti all’uso del contante. Come mai?
«Questi Paesi non hanno i nostri problemi: di questo provvedimento non vedo l’utilità, il motivo. Si sta creando un clima abbastanza singolare. Si sta scherzando con il fuoco».