domenica 11 ottobre 2015

Corriere 11.10.15
Il retroscena
L’ultimo no di Pisapia a Renzi. E ora cresce il pressing su Sala. L’indicazione Il primo cittadino ha suggerito di puntare sulla sua vice Balzani
di Elisabetta Soglio


«Ma tu un nome ce l’hai?». Alla prevedibile domanda di Matteo Renzi, il sindaco Giuliano Pisapia questa volta era preparato: «Francesca Balzani». Che poi sarebbe l’attuale vicesindaco, già parlamentare europea del Pd, genovese tornata a Milano dove aveva studiato con il giurista Victor Uckmar. Renzi, stando alla ricostruzione del faccia a faccia avvenuto venerdì sera, non ha commentato anche perché non conosce Balzani direttamente. Di certo, questo sarebbe il nome che avrebbe più chance di dare continuità al progetto Pisapia, l’alleanza fra il Pd e la sinistra che cinque anni fa aveva strappato Palazzo Marino al centrodestra. A meno che Giuseppe Sala, commissario unico dell’Expo che sta contribuendo a cambiare l’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo, ci ripensi.
Passo indietro. Il caso Milano ha avuto un’accelerazione inevitabile dopo le dimissioni di Marino: se già sarà un’impresa riconquistare la Capitale, non si può neppure prendere in considerazione — nell’immaginario renziano — la possibilità di perdere Milano. Una eventuale doppia sconfitta potrebbe infatti avere ripercussioni sulla credibilità e sulla forza del premier. Quindi, ci ha riprovato: «Giuliano, tu sei proprio sicuro di non ricandidarti?». Risposta negativa. E lì è tornata fuori la carta sicura, quella di Giuseppe Sala il cui nome è oggi legato a un evento che ha funzionato e che il premier sfodera in ogni discorso (ancora ieri a Verona) come arma per dimostrare che l’Italia ce la fa. «Può vincere senza problemi, ma mi pare di capire che vada convinto», ha osservato Renzi. Nelle ultime settimane Sala ha ribadito più volte la sua non disponibilità, peraltro però spesso mescolata a qualche presa di tempo che ha lasciato aperte porte e speranze soprattutto agli ambasciatori del Pd romano in Lombardia. Nei giorni scorsi, proprio sul Corriere , il commissario unico ha tracciato un’analisi di Expo che lasciava intendere quale potrebbe essere il suo impegno per il futuro: un progetto per il rilancio del turismo in Italia. Ma se il premier dovesse avere come priorità quella di vincere a Milano? Il pressing sul commissario ha così ripreso quota già da ieri: a margine della kermesse su «Expo delle Idee», Sala ha avuto incontri riservati con alcuni esponenti del Pd presenti ieri a Milano. Tutti a ripetergli il ritornello: «Solo tu puoi farcela sicuramente». Certo, poi ci sarebbe il problema delle primarie cui Sala aveva detto fin dall’inizio di non volersi sottoporre: problema risolvibile di qui a febbraio dallo stesso Renzi. L’altra questione è quella delle alleanze: Sala non potrebbe sicuramente contare sull’appoggio della sinistra ma, fanno notare alcuni osservatori del Pd, conquisterebbe consensi in area moderata strappandone al centrodestra.