Repubblica 13.9.15
Ed Milliband, l’ex segretario
“Ha entusiasmato il nostro partito ora faccia lo stesso con tutto il Paese”
intervista di E. F.
LONDRA . «Jeremy Corbyn ha dimostrato di sapere entusiasmare il nostro partito, ora ha la grande responsabilità di fare lo stesso con tutto il paese e io credo che possa farlo». Il sostegno al nuovo leader del Labour viene dal suo predecessore, Ed Miliband, che si dimise subito dopo essere stato sconfitto alle elezioni del maggio scorso da David Cameron. Ecco quello che Miliband ha detto sulla porta di casa ieri a Londra davanti ai microfoni della Bbc .
La sua prima reazione alla vittoria di Corbyn?
«Mi congratulo con lui. E gli prometto il mio sostegno come nuovo leader del Labour. Con l’augurio e anzi la fiducia che vorrà estendere la mano a tutto il partito, non solo a quella parte di laburisti che hanno votato per lui, per marciare unito contro i conservatori».
Ha vinto l’ala più di sinistra, è un rifiuto di tutte le politiche precedenti, come potrà Corbyn unire forze diverse e anzi contrapposte?
«Davanti a un’affermazione così ampia è giusto che tutti rispettino il suo mandato. Ma è anche necessario che lui riconosca di avere una grande responsabilità, quella di unificare il Labour anziché dividerlo. Il nostro partito è come una grande chiesa in cui c’è posto per tutti, perché le cose che uniscono sono più importanti di quelle che ci dividono. E l’abilità di un leader sta nel sapere motivare e usare tutti i talenti di cui il partito dispone, non solo i suoi fedelissimi. Io credo che Jeremy voglia e sappia farlo».
Quale è, secondo lei, il merito maggiore di Corbyn, la ragione di questa schiacciante vittoria?
«Ha saputo entusiasmare i nostri sostenitori, in particolare i giovani, quelli che sembravano essersi allontanati dalla politica».
Con il senno di poi, è stato uno sbaglio da parte sua dimettersi dopo la sconfitta contro Cameron alle elezioni del maggio scorso?
«No, credo di avere fatto invece la cosa giusta. Bisognava voltare pagina e scegliere un nuovo leader. Se a maggio abbiamo perso, vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Tuttavia penso che alcune idee portate avanti da me saranno continuate da lui».
Lo sostiene al punto che accetterebbe un posto da ministro nel governo ombra dell’opposizione, se Corbyn glielo offrisse?
«Credo che per me sia meglio rimanere nelle retrovie, non mi sono dimesso da deputato, rimango in parlamento, mi batterò per l’ambiente».