lunedì 7 settembre 2015

Corriere 7.9.15
Che cos’è il tempo?
Vivere a fondo il tempo per non avere rimpianti
di Paolo Di Stefano


Che cos’è il tempo? Sosteneva Sant’Agostino che quando nessuno glielo domandava, lo sapeva; se tentava di spiegarlo ad altri, non lo sapeva più. Per non essere martiri del tempo, consigliava Baudelaire, impiegatelo come vi pare: ubriacandovi, leggendo poesia, facendo atti di virtù. Non citava, il poeta, gli affetti, semplicemente gli affetti.
Frank Bruni non è un poeta e neanche un filosofo, ma un editorialista del New York Times e ha scritto un bell’articolo che può valere come un buon proposito per le prossime ferie estive. Racconta che da anni la sua famiglia ha mantenuto lo stesso rituale: tutti e venti, genitori, figli, nipoti, la grande tribù al completo si ritrova per trascorrere insieme una settimana in una casa sul mare che possa ospitare tutti. Un week end lungo non basta, la vigilia di Natale passa in fretta, il pranzo della domenica anche. Dunque, sette giorni e sette notti insieme, a mangiare, a bere, a dormire, a chiacchierare, a passeggiare. Il tempo non è solo qualità, è anche quantità. Non un distillato di momenti fugaci e meravigliosi che possano servire da alibi futuri, ma l’abitudine della presenza. Investire sulla durata. E la famiglia lo merita. Quella di Bruni lo merita di sicuro, visto che racconta di rivelazioni dei nipoti agli zii sugli amori, di scambi sui progetti scolastici dei ragazzi, di confidenze dei vecchi nonni a proposito della paura di morire, di grandi risate ricordando alcuni episodi dell’infanzia.
Una gran bella idea, se i risentimenti, le gelosie, i sospetti, le distrazioni, i videogiochi, il cellulare aziendale che squilla anche in vacanza lo permettono. Oltretutto, sarebbe un giusto modo per evitare rimpianti postumi: avrei potuto… Perché non avere rimpianti è il segno di un giusto equilibrio nel rapporto con il proprio tempo. Paolo Di Stefano