sabato 29 agosto 2015

Repubblica 29.8.15
Calasso: una collana nel segno dell’intuizione di Freud
di Roberto Calasso


Un tempo la storia dell’arte si occupava soprattutto di un certo canone di pittori ammessi nelle pinacoteche. Oggi sarebbe difficile dire che cosa non rientri nella storia dell’arte, purché si presenti sotto forma di immagine. Questa enorme espansione del campo visivo ebbe inizio, prima ancora che con Warburg, con il grande Eduard Fuchs, che trattò con uguale perizia le caricature dei giornali satirici, le vignette erotiche, i fogli volanti che si vendevano ai mercati, le prime fotografie e le opere degli antichi maestri. Fu un benefico sviluppo, di cui oggi si è quasi persa la memoria, perché l’immagine è diventata più invadente, ubiqua e tirannica della parola. Ma a questo fenomeno non si è collegata una maggiore comprensione dell’immagine stessa. Che è diventata piuttosto oggetto di una ignara acquiescenza.
Avviando una collana che si propone di trattare dell’immagine sotto ogni aspetto, e avendo scelto un nome che richiama, pour cause, quello della più celebre rivista del movimento freudiano, abbiamo pensato a tutto questo. E pensiamo anche che si applichi esemplarmente al primo titolo della collana Paura reverenza terrore di Carlo Ginzburg, che in tutta la sua opera ha praticato questo modo di studiare le immagini.
IL LIBRO Paura reverenza terrore di Carlo Ginzburg (Adelphi, pagg. 311, euro 40). L’autore sarà a Mantova il 9 settembre alle 18 con Salvatore Settis