giovedì 27 agosto 2015

Repubblica 27.8.15
Primarie Labour nel caos “Cancellati 40 mila voti”
I sindacalisti avevano votato due volte. Proposta shock di Corbyn: “Carrozze antistupri per sole donne”
di Pietro Del Re


LONDRA. C’è chi parla di complotto, chi di brogli alle primarie per scegliere il neosegretario laburista. Fatto sta che sui 190mila voti già depositati, 40mila sono stati appena cancellati per irregolarità. Sono le schede di sindacalisti che hanno votato due volte, perché membri del sindacato e perché iscritti al partito laburista. Il che ha nuovamente dato l’opportunità al tabloid conservatore Daily Mail di sollevare dubbi sulla serietà della consultazione e di parlare di presunte manovre da parte dei sindacati per favorire il candidato più a sinistra, Jeremy Corbyn.
Sono stati gli stessi Labour a comunicare il dato sul voto taroccato, affermando che si è trattato appunto di aventi diritto iscritti due volte, come attivisti di un sindacato e come tesserati del partito. Per poi precisare che il sindacato non ha accesso alle liste del partito e quindi non può sapere chi dei propri membri sia anche un iscritto. Due giorni fa, le possibili irregolarità nel voto erano state il motivo di una riunione tra i quattro pretendenti alla leadership del partito assieme al segretario ad interim, Harriet Harman. Al termine dell’incontro, i candidati si erano impegnati a non fare ricorso una volta nominato il nuovo segretario.
Quanto a Jeremy Corbyn, l’uomo su cui punta l’ala sinistra del partito, al momento il favorito di questa consultazione e il più “marxista” tra tutti i possibili successori del disastroso Ed Miliband, un sondaggio pubblicato ieri gli attribuisce soltanto il 22 per cento in caso di eventuali elezioni politiche generali, meno dei suoi diretti concorrenti alla guida del Labour. Sempre ieri, lo stesso Corbyn ha sollevato nuove polemiche lanciando l’ipotesi di introdurre carrozze sui treni riservate alle donne per contrastare le molestie e le aggressioni sessuali in forte crescita nel Paese. Le prime critiche sono giunte da Nicky Morgan, ministra dell’Istruzione con delega alle Politiche femminili, secondo la quale il governo deve garantire ovunque la sicurezza alle donne, senza segregare nessuno. Parere negativo è stato espresso anche da molti social media, dove c’è chi vede in questa iniziativa il tentativo di spaccare la società.
E anche ieri la stampa ha riparlato delle accuse di antisemitismo rivolte a Corbyn, con editoriali che invitano non solo il candidato alle primarie ma tutto il partito a fare chiarezza su un argomento così imbarazzante. In cosa consistono queste accuse? Consistono nel sodalizio più o meno profondo di Jeremy Corbyn con oscuri personaggi che professano l’antisemitismo. Corbyn, per esempio, ha partecipato a raduni con Paul Eisen, negazionista dell’Olocausto. Ha in più occasioni elogiato i discorsi del teorico antisemita Stephen Sizer, e di rappresentanti di Hamas e di Hezbollah. E quando ha incontrato membri delle suddette formazioni le ha definite “amiche”. Al momento, la sola difesa di Corbyn è deboluccia. Ha detto che in sua presenza nessuno di loro ha mai espresso frasi contro gli ebrei.