sabato 29 agosto 2015

La Stampa 29.8.15
Il treno nazista carico d’oro rispunta in una miniera polacca
Sparito nel ’45: un uomo in punto di morte avrebbe rivelato la mappa per trovarlo
di Vittorio Sabadin


I vagoni carichi d’oro sarebbero in una galleria fatta scavare dai prigionieri polacchi nelle montagne vicino alla cittadina di Walbrzych simile a quella che è diventato un museo (a sinistra) Ma i tunnel sarebbero minati

Dalla metà di agosto, la piccola cittadina polacca di Walbrzych non è più la stessa. Per le strade si aggirano con fare misterioso numerosi stranieri con lo zaino in spalla. Alcuni portano sul capo un cappello alla Indiana Jones: fanno molte domande e poi spariscono sulle montagne. Gli alberghi ricevono prenotazioni da giornali e televisioni di tutto il mondo e basterà poco per scatenare l’invasione: tutti stanno cercando un leggendario treno carico di 300 tonnellate d’oro, nascosto dai nazisti in fuga nel 1945. Sono settant’anni che se ne parla, ma stavolta sembra proprio che qualcuno lo abbia trovato.
La trattativa col governo
Un paio di settimane fa, l’avvocato Jaroslaw Chmieleweski stava preparandosi a una delle solite noiose giornate di Walbrzych, quando due uomini dei quali non si conosce il nome, un tedesco e un polacco, sono entrati nel suo studio. Senza preamboli, gli hanno chiesto di rappresentarli in una trattativa con il governo locale: avevano trovato – dissero – il treno d’oro dei nazisti nascosto in una galleria tra le montagne e ne avrebbero rivelato la posizione solo dopo avere firmato un accordo che garantisse loro il 10% del valore del carico.
Lo scetticismo
La prima reazione è stata di scetticismo. Già nel 1960 e nel 1990 gli abitanti della zona avevano organizzato una caccia al tesoro nazista, trovando solo qualche moneta in una galleria. Ma qualcosa di nuovo ci deve essere, visto che da giorni la polizia si riunisce con l’esercito e con i vigili del fuoco: discutono per ore e non dicono mai di che cosa hanno parlato.
«Sul letto di morte un uomo ha fornito le informazioni giuste a chi poi lo ha trovato», ha detto Piotr Zuchowski, vice ministro della Cultura polacco, che indica al «99 per cento» le possibilità che il treno sia proprio quello di cui da 70 anni si narra.
Jacek Cichura, il presidente del consiglio comunale, ha dichiarato alla «Gazeta Wyborcza» di essere sicuro che il treno è stato trovato, ma che bisogna essere prudenti: potrebbe essere minato, carico anche di esplosivi e le gallerie potrebbero essersi riempite di gas nel corso degli anni. Che la situazione sia seria lo conferma anche la dichiarazione del ministro della cultura polacco, Piotr Zuchowski: ha rivolto un appello ai cercatori di tesori, pregandoli di smetterla di venire in città per il treno dell’oro, perché le probabilità che hanno di trovarlo sono nulle.
Ma se i nazisti in fuga per l’arrivo dell’Armata Rossa avessero voluto nascondere un treno pieno d’oro, non avrebbero potuto scegliere un posto migliore. Già nel 1939 avevano occupato la zona e il magnifico castello con 200 stanze di Ksiaz, che Hitler andò spesso a visitare. Servendosi del lavoro forzato dei prigionieri, costruirono nelle montagne un dedalo di gallerie, in una operazione così importante e misteriosa da meritare anche un nome: “Riese”, Gigante. I treni d’oro nazisti sono esistiti davvero e un deposito di 8.189 lingotti fu scoperto dagli americani in una miniera di sale di Merkers, nel sud ovest della Germania. Ancora non si trova la “Camera d’ambra” di Pietro il Grande trafugata da Carskoe Selo e molti altri tesori razziati dal Reich in tutta Europa sono scomparsi.
Nelle viscere della terra
Secondo le voci che girano in città, il treno d’oro si troverebbe a 70 metri di profondità vicino al sobborgo di Walim, che ha una deliziosa, piccola stazione. In giugno si scoprirono nel terreno sei profonde buche che nessuno aveva autorizzato a fare. Erano l’inizio di una storia che può riservare importanti sorprese.