sabato 29 agosto 2015

Il Sole 29.8.15
A Firenze
Esposto sui rapporti Adinolfi-Renzi, la procura apre fascicolo contro ignoti
I rapporti tra il premier Matteo Renzi e il generale della Guardia di Finanza Michele
di Silvia Pieraccini


Adinolfi, ex capo del comando interregionale centro-settentrionale competente su Toscana, Emilia Romagna e Marche, dopo essere stati “svelati” dalle intercettazioni pubblicate nel luglio scorso (nell’ambito dell’inchiesta su Cpl Concordia), finiscono sotto la lente della Procura del capoluogo toscano.
I magistrati fiorentini, come rilanciato ieri dal Fatto Quotidiano e dalle anticipazioni dei giornali locali, hanno aperto un fascicolo contro ignoti che ipotizza il reato di omissione di atti d’ufficio per accertare se alcune indagini a carico di Renzi siano state bloccate proprio dall’intervento di Adinolfi tra il 2011 e il 2014, quando il generale era a capo del comando interregionale della Gdf che ha sede a Firenze e il premier era sindaco del capoluogo toscano.
Il fascicolo, in mano al procuratore aggiunto Rodrigo Merlo, per adesso è contro ignoti. A metterlo in moto è stato l’esposto presentato a Genova, e poi trasmesso a Firenze, dall’avvocato Carlo Taormina per conto del dipendente del Comune di Firenze Alessandro Maiorano, che ha un lungo “conto” aperto con Renzi (il quale lo ha querelato per diffamazione). Maiorano infatti ha presentato numerosi esposti contro l’ex sindaco, tra cui quello che ha rivelato l’utilizzo da parte di Renzi, per quasi tre anni a partire dal marzo 2011, di un appartamento in via degli Alfani, nel centro di Firenze, preso in affitto e pagato non da Renzi ma dall’amico-consigliere Marco Carrai. Anche questa vicenda ha portato la Procura di Firenze ad aprire un fascicolo contro ignoti nel marzo 2014 per chiarire l’eventuale esistenza di una relazione, e dunque di ipotesi di reati, tra l’ospitalità data da Carrai a Renzi e gli incarichi ricevuti da Carrai in società e enti partecipati dall’Amministrazione comunale, guidata all’epoca dallo stesso Renzi, tra cui quello di amministratore delegato della Firenze Parcheggi e quelli attuali di presidente di Adf-Aeroporto di Firenze (dal 9 maggio 2013), ora fusa con la società di gestione dello scalo di Pisa in Toscana Aeroporti.
Sempre Maiorano aveva denunciato i presunti sprechi dell’ex sindaco quando era presidente della Provincia di Firenze, tra il 2004 e il 2009. È dal 2012, secondo la ricostruzione dell’avvocato Taormina, che Maiorano presenta denunce contro Renzi, l’ultima delle quali il 1° agosto 2014 che ha riassunto i tre filoni: il caso dell’appartamento di via degli Alfani; quello del presunto spreco di risorse pubbliche, 31 milioni di euro, mediante elargizioni che esulavano dalle finalità della Provincia; e infine il presunto giro di escort a Palazzo Vecchio quando il premier era sindaco. Secondo Taormina, si tratta di denunce presentate tutte quando Adinolfi era a capo del comando interregionale della Gdf (e avrebbe dovuto svolgere le indagini) e Giuseppe Quattrocchi era procuratore della Repubblica di Firenze, denunce che «non si sa che fine abbiano fatto». Dopo le intercettazioni sulla telefonata Renzi-Adinolfi pubblicate nel luglio scorso, che metterebbero in luce i rapporti di confidenza tra i due e la vicinanza dell’ex procuratore Quattrocchi al Comune di Firenze (di cui è diventato consulente dopo essere andato in pensione), Maiorano e Taormina sono tornati all’attacco chiedendo che l'autorità giudiziaria indaghi sul fatto che le denunce contro Renzi non siano andate avanti. L’esposto presentato a Genova è stato trasmesso a Firenze, e la Procura di Firenze ora ha aperto il fascicolo senza indagati.