martedì 14 luglio 2015

La Stampa 14.7.15
Sandra Zampa
«Con ReteDem salviamo un pezzo della sinistra Pd»
intervista di Francesca Schianchi


«Dopo l’uscita di Civati dal Pd, a noi che lo avevamo sostenuto al congresso è arrivata una certa quantità di mail di persone che ci chiedevano: ma voi ci siete ancora? Date un segnale». Così, racconta la vicepresidente Pd Sandra Zampa, dalla spinta di chi nei territori si è ritrovato orfano di Civati dentro al partito, è nata ReteDem, animata dai parlamentari che avevano sostenuto quella mozione.
Ma c’era bisogno di una nuova corrente?
«Non è una corrente, non nel senso di un luogo dove, come direbbe Parisi, ci si conta per contare».
E allora cos’è?
«Un’area nata per cercare di salvare una certa storia: siamo convinti che se la sinistra abbandona il Pd, il Pd perde la sua natura. Dobbiamo tornare all’originario spirito ulivista, a un partito di centrosinistra senza trattino».
Cosa rimproverate a Renzi?
«Lo scarso ascolto. Se avesse ascoltato di più il senatore Tocci, ad esempio, avremmo evitato di avere oggi il mondo della scuola schierato contro la riforma della scuola».
Come vi comporterete davanti a provvedimenti del governo che non vi dovessero piacere?
«Quello che non faremo mai è di passarci la voce e votare tutti uguale perché l’ha deciso la corrente».