martedì 7 luglio 2015

Corriere 7.7.15
Gotor critica i socialdemocratici tedeschi: un errore allinearsi


ROMA (d. g.) «Allineandosi alla Merkel i partiti socialisti europei non hanno svolto il ruolo che sarebbe loro spettato. Ma l’esito del referendum greco ha sancito due cose: il No a un’Europa a esclusiva trazione tedesca e lo stop all’austerità». E quando parla di socialisti, Miguel Gotor (minoranza pd) intende proprio tutti, dai socialdemocratici tedeschi al Pd. «Il nostro semestre di presidenza europea è stato un’occasione sprecata, siamo partiti dal mito di Telemaco e siamo finiti a pranzo con i Proci a contrattare uno sconticino di flessibilità sul deficit…»
Perciò per «i progressisti» è tempo di cambiare strada, confrontarsi con la cancelliera, «che ora è in difficoltà», e rilanciare il progetto europeo su basi diverse: «Serve un’Europa federale, non più confederale, e se necessario a due velocità; poi occorre affrontare il tema della ristrutturazione del debito pubblico. L’austerità va contrastata perché ha prodotto più debito pubblico, più disoccupazione e più consenso agli antieuropeisti». Conclude Gotor: «C’era tra i socialisti chi annunciava che in Grecia i cittadini sarebbero stati più saggi del loro governo. Adesso che il popolo greco ha parlato, i socialisti siano vicini alle forze popolari, come è doveroso che sia».