giovedì 25 giugno 2015

Repubblica 25.6.15
Sergio De Gregorio, l’accusatore
“Mi ha pagato,e forse non sono il solo”
intervista di P D. P.


NAPOLI «Il destino politico di Silvio Berlusconi è strettamente legato a questa sentenza. Se verrà assolto, vorrà dire che sono un bugiardo. Ma se invece sarà condannato, allora i giudici avranno stabilito che un ex presidente del Consiglio ha offeso gravemente le istituzioni repubblicane ». Quando faceva il giornalista, scovò Tommaso Buscetta in crociera. Parlamentare tra il 2006 e il 2013, ha confessato di essere stato corrotto con 3 milioni di euro. Dopo aver patteggiato la pena, Sergio De Gregorio si è inventato un altro lavoro. «Promuovo all’estero piccole imprese italiane. Quelle che vendono pomodori, olio di oliva, arredi d’ufficio», racconta.
Berlusconi rischia 5 anni di reclusione anche per le sue accuse. Come finirà il processo?
«Per carità, non faccio pronostici. Non provo alcun risentimento nei confronti di Berlusconi, né l’ho mai provato. Ho solo scelto di dire verità. Avrebbe fatto bene a dirla anche Lavitola. Mi dispiace che, per difendere questa barricata, stia pagando un prezzo altissimo in termini di carcerazione preventiva».
Perché secondo lei Lavitola non dice tutto?
«Una volta glielo ho domandato anche io, in aula. Valterino, gli ho detto, ma chi te lo fa fare? E lui ha sfregato il pollice e l’indice, per alludere ai soldi. Ma un giorno di carcere non vale tutti i soldi del mondo».
Lei però quei tre milioni per passare al centrodestra li ha presi.
«Ho sbagliato a mettere la mia funzione a disposizione di Berlusconi. Ma ho ammesso le mie colpe, ho pagato e chiesto scusa a tutti. Anche a Prodi e a Papa Francesco?».
Papa Francesco?
«Gli ho scritto per scusarmi di aver strumentalizzato persino il cardinale Parolin per fare un piacere a Berlusconi».
A cosa si riferisce?
«Nell’ambito del processo Mediaset, Berlusconi era preoccupato per una rogatoria a Hongk Kong . Il premier locale voleva incontrare Benedetto XVI. Ne parlai con monsignor Parolin, senza spiegargli che si trattava di un favore a Berlusconi».
Il Papa le ha risposto?
«No».
Il pm ha detto di essere certo che altri parlamentari, non solo lei, siano stati corrotti.
«L’ho sempre pensato anche io, ma non ho le prove. Ho raccontato solo i fatti di cui avevo conoscenza diretta».
Che fine ha fatto il libro che doveva scrivere sull’Operazione Libertà?
«In Italia non vuole pubblicarlo nessuno. Un editore inglese potrebbe farlo dopo la sentenza. Sempre che non riescano a bloccare pure lui».