giovedì 25 giugno 2015

il Fatto 25.6.15
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Adesso pure Folli rinnega l’Italicum


Anche i giornaloni, piano piano, iniziano ad ammainare le bandiere che sventolavano gagliardamente fino alle elezioni amministrative. L’Italicum era stato salutato dalla grande stampa come uno straordinario successo dell’inarrestabile presidente Matteo Renzi. Scriveva Stefano Folli nel lontano gennaio 2014 (ai tempi era al Sole 24 Ore): “Chi ha saputo costruire una norma elettorale a propria immagine è di sicuro Renzi. Per ragioni psicologiche e politiche. La giovinezza è la prima di tali ragioni. Il sindaco di Firenze sta creando nell’opinione pubblica la sensazione che ci sia qualcosa di
ineluttabile nella sua ascesa politica (...). Allo stato delle cose è Renzi ad avere il vento nelle vele con il maggioritario”. Quel vento, evidentemente, ha smesso di soffiare. Ieri lo stesso Folli ha messo in soffitta l’Italicum. È passato un anno e mezzo, nel frat-
tempo l’editorialista è passato a Repubblica: “Appare chiaro che la legge elettorale è già in archivio. Doveva cambiare l’Italia (secondo Folli e una nutrita schiera di colleghi, ndr), imponendo il sistema bipartitico, e invece è a un passo dall’essere modificata in modo radicale. Renzi prevedeva che presto sarebbe stata copiata in altri Paesi, ma a quanto pare non accadrà (...), si è capito quasi subito che era il vestito sbagliato per l’Italia di oggi”. Già, quasi subito.