mercoledì 3 giugno 2015

Corriere 3.6.15
Civati, Sel, Landini: quanto vale il «fronte Podemos»
di Alessandro Trocino


Un «sogno di mezza estate». «Un sasso nella palude». Come promesso, dopo il voto delle Regionali Pippo Civati lancia il suo «Possibile». Movimento «leggero e orizzontale», che aspira a essere il perno della nuova costituente a sinistra in stile Podemos. Una nuova ripartenza per i delusi del Pd renziano, ma anche per quel che resta della sinistra radicale, per gli astenuti e per chi ha creduto nel Movimento 5 Stelle. Il buon risultato di Luca Pastorino, in Liguria, dà l’abbrivio a Civati. Primo step di questo movimento che «nasce dal basso» è la proposta ai «possibili compagni di viaggio» di alcuni referendum su legge elettorale, sblocca Italia, Jobs act, riforma della scuola e legalizzazione della cannabis. Civati convoca tutti a Roma al 21 giugno. Il primo appuntamento elettorale possibile sono le Comunali di Milano e di Bologna del prossimo anno. Ma che lista ci sarà? «Possibile» o una più ampia? «Vedremo — spiega il fondatore — “Possibile” non è il partito di Civati, è un luogo per stimolare l’aggregazione, un punto di partenza. Si vedrà se il suo compito sarà quello di assorbire altri oppure se entrerà in un contenitore più grande». Nicola Fratoianni, di Sel, parla di «contributo importante»: «Spero che si torni a una sinistra unitaria e innovativa. Naturalmente nessuna iniziativa da sola è sufficiente, a cominciare da Sel. Serve un punto di aggregazione finale». Intanto, potrebbero nascere i gruppi parlamentari uniti, di cui si ribadirà l’importanza oggi nella Direzione di Sel. Si aspetta che qualche dissidente pd faccia la sua mossa. Per Stefano Fassina i tempi non sono maturi: «L’iniziativa di Civati è un contributo utile, il fiume della sinistra deve avere tanti affluenti. Ma io voglio prima vedere come Renzi affronterà il risultato elettorale, che evidenzia una lacerazione profonda con il popolo democratico». E mentre sul territorio ci sono i primi contraccolpi — come le dimissioni della civatiana Francesca Bianchi dal Pd — Paolo Flores D’Arcais, direttore di Micromega, lancia una «rottamazione» di Matteo Renzi in «tre mosse»: far cadere il premier in una delle fiducie, chiedere un immediato congresso del Pd e candidare alla segreteria il leader Fiom Maurizio Landini .