sabato 20 giugno 2015

Corriere 20.6.15
L’aberrante ideologia della strage di Charleston
di Antonio Carioti


D ylann Roof, il pluriomicida di Charleston, è un giovane dissennato, il cui odio è stato alimentato anche dagli stupefacenti. Ma, come ha notato ieri sul Corriere Guido Olimpio, la strage ha tutte le caratteristiche di un’azione terroristica, compiuta sulla base di precisi, anche se aberranti, criteri ideologici. E non ci sarebbe da stupirsi se fosse confermata l’ipotesi secondo cui Roof ha avuto contatti con gruppi estremisti. Anche perché il suo intento d’innescare una «guerra razziale» e la sua ossessione per i neri «che stuprano le nostre donne» trovano evidenti riscontri nei proclami di chi invoca la «supremazia bianca».
Il testo più noto di quel filone, The Turner Diaries , scritto dal neonazista William Luther Pierce (morto nel 2002) con lo pseudonimo Andrew Macdonald, risale al 1978. Ora è stato tradotto in italiano dalle Edizioni Bietti, con il titolo La Seconda Guerra Civile Americana , preceduto da una densa introduzione esplicativa di Giorgio Galli. Impressionanti le analogie con le farneticazioni di Roof: il libro si presenta come il diario fittizio di Earl Turner, martire della guerra condotta da un’Organizzazione segreta per la supremazia bianca contro il Sistema, dominato dagli ebrei e dai neri (ovviamente l’autore scrive «negri»). La trama è un susseguirsi di eccidi, attentati, torture, fino all’olocausto nucleare.
Quanto allo stupro, l’autore immagina che la Corte Suprema degli Usa abbia dichiarato incostituzionali le leggi che lo punivano come un crimine, «perché presumevano una differenza giuridica tra i sessi», e lo abbia ridotto al rango di «un pugno sul naso», con grande tripudio dei «portavoce dei diritti civili dei negri», dipinti come violentatori abituali.
Non sono purtroppo letture per pochi esaltati: The Turner Diaries ha venduto centinaia di migliaia di copie. È la spia, scrive Galli, di una «energia oscura» che si annida nel fondo della società moderna, non solo americana. E a volte viene alla superficie con gesti criminali tipo quello di Roof.
Antonio Carioti