domenica 14 giugno 2015

Corriere 14.6.15
Serve una norma che salvi i minori dall’invisibilità
di Fiorenza Sarzanini


I più piccoli vengono imbarcati dagli adulti nella speranza che trovino una nuova vita. I più grandi lo fanno da soli, certi che una nuova esistenza è possibile. Sono oltre 9.000 i minori non accompagnati giunti in Italia negli ultimi mesi e ancora presenti nei centri di accoglienza. Almeno altri 5.000 mancano invece all’appello. Un dato allarmante, soprattutto tenendo presente che la maggior parte sono egiziani tra i 16 e 18 anni e questo li rende prede ambite per la criminalità.
Nell’emergenza migranti che il nostro Paese fa sempre più fatica a gestire, quello dei minorenni è un capitolo delicato e urgente. Perché manca un progetto strutturato per il reinserimento di bambini e ragazzi che rimangono per mesi nei centri di accoglienza con tutti i rischi che questo comporta. Le organizzazioni non governative, «Save the Children» in prima linea, hanno più volte sollecitato l’approvazione della nuova legge che introduca misure di protezione e l’avvio di progetti mirati. Non hanno ancora trovato ascolto.
La maggior parte di questi stranieri rimane in Sicilia, proprio per la difficoltà di sistemarli nelle comunità e poi affidarli a famiglie disposte ad ospitarli temporaneamente o in via definitiva. Altri fuggono ed è questo il pericolo più grave, quello che sempre più spesso non si riesce ad evitare. Lo Stato è in affanno di fronte a un flusso migratorio che non ha precedenti. Ma nulla giustifica la mancanza di un piano di intervento che salvi dall’invisibilità, o peggio dalla delinquenza, migliaia di giovani.