Corriere 12.6.15
Se spunta (finalmente) l’arcobaleno nel cielo sopra Pechino
di G. Sant.
PECHINO Fenomeni eccezionali, commoventi, nel cielo sopra Pechino. Ieri pomeriggio splendeva il sole, qualcuno ha avvistato un arcobaleno, nella notte sono spuntate le stelle, l’aria era piacevole. Un’occhiata al tweet dell’ambasciata degli Stati Uniti, che tiene in giardino una centralina di controllo dell’inquinamento e lancia i dati ogni ora, spaventando la comunità dei residenti internazionali: il Pm 2,5 era sotto 10. Pm 2,5 è il pulviscolo ultrasottile, quello che si infila in profondità nei polmoni e si accumula entrando in circolo nel sangue. Pechino è abituata a livelli medi stabili oltre i 100: l’Organizzazione mondiale della sanità ritiene accettabile quota 25, oltre è meglio indossare la maschera. E in effetti a Pechino sempre più cinesi circolano con mascherine da sala operatoria, qualcuno con maschere antigas nei giorni peggiori, quando l’indice schizza oltre 400 (giorni non rari).
Gli stranieri di Pechino hanno coniato il termine «Airpocalypse». E siccome l’inquinamento non è solo industriale ma contribuiscono milioni di automobili, su Twtter circola anche «Carmageddon». Però in questi giorni va meglio, grazie soprattutto al vento forte. Le autorità sostengono che sono i primi effetti della campagna anti inquinamento: nei primi quattro mesi dell’anno la concentrazione di Pm è scesa di un 13%. Nella provincia industriale dell’Hebei che circonda Pechino, dal 2013 sono state chiuse 18 mila fabbriche a carbone. E a Pechino si circola a targhe alterne. L’altro giorno su Twitter rimbalzava: «Breaking. Arcobaleno sopra Pechino, anche se per pochi secondi». Non ho fatto in tempo a vederlo, ma mi sono consolato con le foto .