mercoledì 10 giugno 2015

Corriere 10.6.15
Flick boccia Maroni «È in contrasto con la Costituzione»
di Riccardo Bruno


«Ciascuno può esprimere il proprio parere. Ma dal punto di vista costituzionale le affermazioni del presidente Maroni non hanno fondamento, a meno che non ci si voglia muovere in una prospettiva semi secessionista». Giovanni Maria Flick, giurista, presidente emerito della Corte costituzionale, Guardasigilli nel primo governo Prodi, non trova alcun sostegno normativo alle ultime uscite del governatore lombardo. «Va fatta una valutazione, prima ancora che politica o giuridica, di ordine costituzionale. E la nostra Carta definisce con chiarezza quali sono i compiti dello Stato».
Sull’immigrazione le Regioni non hanno titolo ad intervenire?
«L’articolo 117 della Costituzione attribuisce espressamente la potestà legislativa esclusiva allo Stato in tema di immigrazione, diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini non appartenenti all’Unione Europea; e anche sull’ordine pubblico e la sicurezza, nonché sui livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali, da garantire su tutto il territorio nazionale. Non mi risulta che questo articolo sia stata modificato dalla riforma del Titolo V. Anzi, i poteri dello Stato, soprattutto per quanto riguarda i diritti civili e sociali, sono stati rafforzati».
Maroni ha minacciato di tagliare i fondi ai Comuni che si renderanno disponibili ad accogliere i migranti.
«Il sindaco di Milano Pisapia ha fatto bene a richiamare l’articolo 10 della Costituzione che riconosce il diritto di asilo allo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite in Italia. È un diritto fondamentale, inviolabile, che si ricollega anche ai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale sanciti dall’articolo 2».
Il presidente lombardo starebbe già verificando con i suoi uffici come far mancare le risorse ai Comuni troppo generosi .
«Al di là di esprimere un desiderio non vedo come una Regione possa imporre sanzioni del tutto improprie, non versando i trasferimenti dovuti per altre finalità, come per esempio i trasporti».
Ieri Maroni ha anche scritto ai prefetti lombardi chiedendogli di sospendere le assegnazioni dei migranti nel territorio .
«Ha il valore di un invito a tenere conto dell’emergenza, ma non può mettere in mora i prefetti, che rispondono al Viminale. Come non può farlo con i Comuni».
Se dovesse continuare sulla sua strada, cosa si rischia dal punto di vista giuridico?
«Si potrebbe configurare un conflitto tra poteri dello Stato».