sabato 30 maggio 2015

La Stampa 30.5.15
Matteo rischia che tutto venga addossato a lui
di Fabio Martini


La «bomba» dell’Antimafia ha cambiato senso ai “numeri” di Matteo Renzi. Ora, con la improvvisa politicizzazione della contesa elettorale, una vittoria per 6-1 della maggioranza nelle Regioni in palio finirebbe per essere interpretata - non più come una importante ma fisiologica vittoria - ma invece come un trionfo personale del premier. Più forte di tutto e di tutti gli eventi sfavorevoli, dei gufi reali e di quelli immaginari. E la stessa enfasi finirà per investire un risultato di segno opposto, un 5-2, per non parlare di un 4-3, col centro-destra che mantenesse il Veneto e la Campania, conquistando per esempio la Liguria. Certo, il presidente del Consiglio ha partecipato molto attivamente alla campagna elettorale delle Regionali, ci ha messo la faccia, ma finora era stato difficile individuare un preciso effetto-Renzi. Ma dopo il bollino dell’Antimafia, un risultato mediocre del Pd, finirebbe per portare sul conto del premier la poco felice gestione del caso De Luca.