Il Sole 24.5.15
La Liguria preoccupa il premier che domani sarà a La Spezia
Dai Democratici appello a non disertare le urne: «Chi rinuncia al voto, rinuncia a un pezzo di futuro»
In casa Pd a suscitare timori, a una settimana dal test elettorale regionale, è il rischio di un forte astensionismo: «Chi rinuncia al voto rinuncia a un pezzetto del futuro», mette in guardia il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi dicendosi convinta che, sondaggi a parte, la sfida vada combattuta fino all’ultimo giorno. E il rischio che la gente prediliga il mare alle urne lo intravede anche il leader di un partito di opposizione come Sel: «L’astensionismo - è il pronostico di Nichi Vendola - sarà il vero vincitore». Ma anche Matteo Salvini pare avvertire il problema se invita i veneti ad andare massicciamente alle urne e votare Zaia. Renzi e il Pd comunque continuano a sperare di incassare la vittoria in sei delle sette Regioni chiamate al voto, anche se più di una tessera dello scacchiere appare tutt’ora incerta. Veneto a parte, dove i più danno per sicura la vittoria della Lega, in bilico ci sono soprattutto Liguria e Campania dove a creare qualche difficoltà potrebbe essere anche il ruolo del M5S. Superate le polemiche che hanno visto al centro Vincenzo De Luca (sostenuto venerdì senza tentennamenti dal presidente del Consiglio), l’attenzione si sta rivolgendo in direzione di Genova. Tanto che Renzi, Berlusconi e Grillo potrebbero chiudere il prossimo venerdì 29 maggio la campagna elettorale proprio lì. Una contesa, quella ligure, interna anche al centrosinistra e che, secondo Pippo Civati, ha addirittura «un valore nazionale perché è la prima volta - dice - che un pezzo di Pd si stacca dalla casa madre e prova a fare qualcosa di diverso dal solito».