venerdì 8 maggio 2015

Corriere 8.5.15
Lo scandalo 007 e le prime ombre su Frau Merkel


La poltrona di Angela Merkel non è mai stata, in quasi dieci anni di governo, scomoda come in questi giorni. Lo scandalo che coinvolge i servizi segreti esteri tedeschi (Bnd) — accusati di avere collaborato attivamente con la Nsa americana per raccogliere informazioni in Europa — è ormai un dossier caldo. E lo rimarrà fino a quando la cancelliera non avrà chiarito i termini della vicenda e il suo ruolo in essa. Le conseguenze già si fanno sentire, gli alleati di governo social-democratici la tengono sotto pressione. E potrebbero peggiorare: ieri, il quotidiano Bild sosteneva che la vicenda ha la potenzialità di «fare saltare» la Grande Coalizione al potere.
Lo spionaggio non è questione leggera in Germania. Dopo l’esperienza nazista, il Paese mette la privacy ai primi posti della vita politica e sociale. E la difende a livello costituzionale. Ogni operazione di intelligence deve essere giustificata e tenuta sotto controllo politico. Dall’ottobre 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre, i servizi tedeschi collaborano con quelli Usa. L’accordo tra Washington e Berlino ne stabiliva confini precisi: ad esempio, lo spionaggio si sarebbe limitato all’antiterrorismo. Negli anni successivi la situazione è però andata fuori controllo: la Bnd avrebbe aiutato la Nsa a raccogliere informazioni a tappeto su imprese europee e tedesche e su alti funzionari del ministero degli Esteri francese e della Commissione Ue. Da qualche giorno la collaborazione è sospesa.
La cancelleria federale ha la responsabilità diretta della supervisione dei servizi. Ma non solo. Inchieste giornalistiche hanno scoperto che da anni informazioni sul tipo di collaborazione tra servizi arrivano negli uffici della cancelleria. Frau Merkel sapeva e non è intervenuta? Il dubbio è stato fatto circolare anche dal suo numero due di governo, il vicecancelliere Sigmar Gabriel. Non è ancora crisi aperta, Merkel si dice pronta a rispondere (entro certi limiti che sta discutendo con gli Usa). Ma è la prima vera ombra sull’immagine della Cancelliera.