Corriere 28.5.15
Con la nuova pillola anticoncezionale più rischi per la salute
di Segio Harari
Le nuove pillole anticoncezionali di più recente introduzione, e oggi molto diffuse, potrebbero presentare maggiori rischi per la salute rispetto a quelle più vecchie. Emerge da uno studio epidemiologico inglese, appena pubblicato sul British Medical Journal , che ha valutato l’associazione tra l’utilizzo dei contraccettivi orali cosiddetti di terza generazione (cioè contenenti desogestrel, gestodene, drospirenone e ciproterone) e il rischio di tromboembolismo venoso, malattia che comprende sia gli episodi di trombosi a carico delle vene profonde, soprattutto degli arti inferiori, che i casi di embolia polmonare, una condizione che presenta a tutt’oggi una significativa mortalità. Lo studio ha messo a confronto 10.500 casi di donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni con trombosi venosa verso 42.000 donne della stessa età e con gli stessi fattori di rischio ma senza trombosi, come gruppo di controllo. I risultati non sembrano lasciare adito a dubbi: il rischio di eventi trombotici venosi nella popolazione trattata con gli anticoncezionali più recenti è risultato essere da 3,6 a 4,3 volte maggiore che nella popolazione che non li assumeva. Ma non basta: le donne che utilizzavano contraccettivi orali cosiddetti di seconda generazione, ovvero meno recenti (cioè quelli contenenti noretisterone, levonorgestrel o norgestimato), presentavano, rispetto a quelle che non li assumevano, un rischio aumentato di 2,5 volte di sviluppare episodi di tromboembolismo venoso. Questo rischio è comunque molto inferiore rispetto a quello delle donne in terapia con i prodotti più recenti e teoricamente più innovativi. Lo studio segnala poi importanti differenze di rischio tra i diversi farmaci considerati.