mercoledì 27 maggio 2015

Corriere 27.5.15
Così cade una rassicurante impalcatura


L’ affare si complica. Ora De Luca e Renzi sono davvero nei guai. Specialmente il primo che finora, da candidato a governatore della giunta campana, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, ha sempre minimizzato la sua posizione in relazione alla legge Severino. Ora nonostante le pacche sulle spalle del premier non potrà più dire, come faceva fino a ieri, che avrebbe risolto ogni cosa con un ricorso al Tar. «Due-tre giorni e via» diceva, dando per scontato troppe cose. E tra queste, che a decidere sul suo caso sarebbe stato appunto il tribunale amministrativo. La Cassazione, invece, azzera gran parte dell’impalcatura rassicurante che De Luca aveva costruito a difesa della sua candidatura. In vista di una sospensione certa in caso di vittoria, ore De Luca non potrà più far finta di nulla. Certo, potrà sempre ricorrere al Tribunale. Ma si sa che la giustizia ordinaria ha tempi molto più lunghi. E dunque, chi governerà al suo posto? Fino a ieri Renzi, che per paradosso dovrà firmare il decreto di sospensione si è limitato a dire che il problema gli appariva «risolvibile» ma non ha mai detto come. L’approssimazione oggi si paga. Alla luce di tutte queste complicazioni resta da chiedersi se valeva la pena, candidando De Luca, di sfidare non solo la legge ma anche il buon senso.