Corriere 22.5.15
Ragazzini rom in vendita alla stazione, arrestato un prete
Giro di sesso con minorenni a Roma, 8 in carcere. Le prime denunce nel 2013, ma l’accusatore non fu creduto
di Rinaldo Frignani, Ilaria Sacchettoni
ROMA «Io sto andando via, perché ho appena finito al binario 29 con un ragazzo che era qui alle scale mobili...» Non era il solo, non era un caso. Giovanissimi rom, maschi e femmine, fra i 13 e i 17 anni, si vendevano fra i bagni, i sottopassi, le pensioni — perfino le scale mobili e i negozi — e anche i binari della stazione Termini a uomini di un’età fra i 35 e gli 80 anni per 10-50 euro.
L’ipotesi investigativa della procura e della Polfer ha portato ieri a eseguire otto arresti per prostituzione minorile. Le persone finite sul registro degli indagati sono in tutto 17. Tra gli arrestati c’è anche un sacerdote di 68 anni, parroco delle chiese di Vallebona e Montecalvello (Viterbo), ma residente a Fiumicino dove gli agenti della polizia ferroviaria gli hanno trovato moltissimo materiale pedopornografico. Un suo collaboratore e coinquilino, un quarantenne toscano, ex religioso già allontanato dalla Chiesa, è stato denunciato. Torna alla mente, allora, il racconto che don Patrizio Poggi fece ai carabinieri del Noe nel marzo 2013: mezze verità (subì un processo per calunnia) calate in una puntuale mappatura di luoghi e habitué di strade e locali «adiacenti alla stazione Termini».
Il procuratore aggiunto Maria Monteleone che coordina il pool dei reati sessuali (e che indagò su don Poggi) ha disposto approfondimenti sul giro di sesso a pagamento proprio in quelle strade. E non solo, per la verità. Perché, alla vigilia di un nuovo Giubileo, la degradatissima stazione Termini non è l’unico ritrovo che preoccupa le forze dell’ordine. Ce ne sono molti, comprese altre stazioni in centro. In quasi un anno di attività, con telecamere e intercettazioni, gli investigatori della Polfer hanno appurato che lo sfruttamento riguardava soprattutto adolescenti nomadi, quasi tutti provenienti dal campo di Aprilia (Latina), lo stesso finito al centro di indagini e arresti per borseggi, rapine — ai turisti alle biglietterie — e sfruttamento di mendicanti proprio a Termini.
Fra i colloqui captati dagli agenti anche questo, fra un indagato e un adolescente: «Ma senti, l’altro giorno so’ stato benissimo! Tu? Ti è piaciuto l’altro giorno?» chiede l’uomo, presunto cliente. «Sì» è la risposta del ragazzino. E ancora, lo incalza: «Sì, poco o tanto?». E il ragazzo: «Ma certo che sì», lo rassicura. «Ah certo che sì allora va bene, vabbè un bacio», chiude la conversazione il cliente. Fra gli arrestati — cinque presi a Roma, gli altri fra Vigevano (Pavia), Viterbo, Napoli e Chieti — ci sono commercianti e impiegati. Il giro di vite investigativo, avviato nei mesi scorsi, avrebbe reso più complicata la vita degli indagati che non facevano parte di una banda: «C’è un sacco di polizia mo’ se li so’ presi tutti e l’hanno portati tutti all’ufficio». Altrove gli indagati fanno riferimento alle tariffe: «Al binario 29, conosci il binario 29? C’ho uno fisso che me vie’ con 10 euro e me lo tengo, hai capito, anzi te volevo fa vede’ chi era, almeno te lo facevi pure te!».