mercoledì 29 aprile 2015

Repubblica 29.4.15
Il dolore della figlia di Luther King “L’America dimentica gli ultimi”
di George Franco


ATLANTA NON esistono risposte facili per la violenza che si è scatenata a Baltimora. È la certezza della reverenda Bernice King, figlia minore del leader dei diritti civili Martin Luther King. «Mio padre ci ha sempre incoraggiati, quando protestiamo e partecipiamo a dimostrazioni, a farlo dal nobile terreno della dignità e dell’educazione », spiega, sostenendo che l’approccio del defunto padre resta valido ancora oggi.
Cosa pensa degli scontri di Baltimora?
«La violenza non risolve né semplifica alcun problema. Quello che sta accadendo è il segno di un grave problema che arriva nel profondo della società, e non solo una reazione all’assassinio di un afro-americano ucciso dalla polizia».
Cosa direbbe suo padre se fosse vivo oggi?
«Che i tumulti sono il linguaggio di chi non è ascoltato. Siamo arrivati al punto che l’America deve quasi premere il pulsante di reset per ripartire. Ogni americano conta in modo fondamentale per il nostro successo. Papà lo chiamava ‘convergere verso la comunità adorata’».
Ma che cosa si può fare quando in una comunità alcuni fanno ogni cosa a pezzi come sta accadendo ora a Baltimora o come, prima di adesso, è accaduto a Ferguson?
«Dobbiamo veramente impegnarci per capire come mettere a punto ex novo un rapporto reale tra le forze dell’ordine e la comunità in cui si trovano ad operare tutti i giorni ».
È questo ciò a cui Lei sta lavorando con il Programma 365 di formazione e addestramento alla non-violenza portato avanti dai King Center? Cercare soluzioni ai conflitti interni alla società americana senza però fare ricorso alla violenza?
«Sì, stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo. Ci dobbiamo arrivare, ma altrettanto importante è secondo me come ci arriviamo. È giunta l’ora di prestare veramente attenzione a quello che cerca di esprimere chi protesta nelle strade di questo paese. Se ci chiederanno di dare una mano in questa situazione lo faremo sicuramente. Le agitazioni di Baltimora sono in corso nel giorno stesso delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della nascita di mia madre: penso di onorarla diffondendo queste idee».
(Copyright Fox 5. Traduzione di Anna Bissanti )