martedì 21 aprile 2015

Repubblica 21.4.15
Renzi scrive agli insegnanti
Scuola, emendamenti a pioggia slitta la discussione sulla riforma

ROMA Un’alluvione di emendamenti ingolfa il cammino del disegno di legge “La buona scuola”: sono 1.940, arrivano da cinque opposizioni (Sel ne ha prodotti 212, Forza Italia 200), ma ci saranno anche quelli del Pd firmati nel tentativo di dare una raddrizzata ai punti più contestati. Stasera si saprà quali sono ammissibili. Le commissioni Cultura di Camera e Senato riunite non inizieranno a votare oggi, come previsto. Slitta tutto di una settimana: il ddl sulla scuola è stato collegato — tra le proteste delle minoranze — al percorso del Documento di economia e finanzia, che inizierà a essere discusso giovedì. Quindi, dovrà essere riaperto il termine degli emendamenti sulla scuola.
Ieri il premier Matteo Renzi, che ha annunciato una lettera agli insegnanti italiani, ha zittito a modo suo l’annuncio di scioperi generali del settore: «La scuola è delle famiglie e degli studenti non dei sindacati. Fa ridere uno sciopero contro il primo governo che dà soldi agli insegnanti ed elimina i precari». Poi ha gestito un lungo incontro con il Pd sulla scuola: «Andiamo avanti», ha detto fissando l’approvazione della legge a metà giugno. Siamo al limite per portare i docenti in cattedra l’uno settembre. La maggioranza ha confermato che consentirà ai supplenti con 36 mesi di insegnamento di continuare fino al concorso 2016, quindi darà un punteggio agli abilitati che hanno fatto tirocini a pagamento (Tfa e Pas) e definirà contrappesi al potere dei presidi. ( c. z.)