giovedì 30 aprile 2015

La Stampa 30.4.15
La deputata in lacrime: basta prevaricazioni
di F. Sch.


Finito il voto di fiducia, la deputata della minoranza Pd Marilena Fabbri, ex sindaco di Sasso Marconi, si allontana con gli occhi pieni di lacrime. A consolarla i renziani David Ermini e Marina Sereni: «Dai, non prenderla così».
Che succede onorevole?
«Non ho votato la fiducia. Per me è stata una scelta molto sofferta. Sono per il gioco di squadra e non fa parte della mia cultura politica votare contro il mio partito».
Però ha deciso di farlo…
«Non è un atto di sfiducia al governo, ma un gesto di ribellione per dire che l’arroganza, la prevaricazione del governo sul Parlamento ci sono momenti in cui si deve fermare».
E’ una prevaricazione mettere la fiducia?
«Ci sono ritualità che vanno rispettate. La legge elettorale non può essere votata con la fiducia: bisogna avere la responsabilità e il coraggio di affrontare la discussione, magari anche con il rischio che la legge venga modificata».
Se l’aspettava che Renzi mettesse la fiducia?
«No, non pensavo, anche se era nell’aria, visto che già la destituzione dei dieci deputati in Commissione affari costituzionali (lei è una dei dieci, ndr) era funzionale alla fiducia ed è stato un gesto violento».
Era l’unico modo per fare passare la legge.
«Ma se ritieni il provvedimento blindato, allora prenditi la responsabilità di saltare la Commissione. Altrimenti consenti di discutere».
Sembra molto turbata…
«Ma vede, io ho la fortuna di aver sempre fatto politica in un contesto di dialogo e condivisione, anche nelle discussioni aspre. Non ero abituata alle imposizioni, ai rapporti di forza che creano fratture che non sai a cosa portano».
Ora cosa succederà?
«Quello che è successo denota un disagio: spero che venga accolto e non risolto con un tweet in cui si rivendica la vittoria».