sabato 25 aprile 2015

La Stampa 25.4.15
E il Viminale è sicuro che gli sbarchi aumenteranno
di Guido Ruotolo


E adesso che succederà? Tutto dipenderà dal bel tempo, dai gommoni o dai pescherecci salpati dalle coste libiche. Bastano poche centinaia di arrivi in più e il prefetto Mario Morcone, capo Dipartimento dell’immigrazione del Viminale, sarà costretto a firmare una nuova circolare chiedendo alle regioni, agli enti locali, di prendersi in carico altri seimila immigrati.
Il giorno dopo le decisioni dei premier dell’Unione europea, è come se la bottiglia fosse mezza vuota più che mezza piena. Molto deludente l’Europa solidale, che a proposito delle quote di immigrati che dovrebbe prendersi in carico, lascia la decisione «su base volontaria e non imperativa».
Insomma, l’Italia dovrà continuare a garantire l’accoglienza dei profughi. Oggi tra adulti e minori, il nostro Paese ne assiste già 81.000.
Al Dipartimento della Polizia di frontiera si fanno i conti per capire come si tradurrà concretamente la decisione di triplicare Triton, l’operazione di polizia di frontiera a 30 miglia da Lampedusa.
Nove milioni di euro a disposizione al mese per fare che? La proposta che verrà suggerita a Frontex nel prossimo meeting di Varsavia sarà quella di rafforzare il dispositivo navale con mezzi veloci in grado di intervenire per affondare i gommoni o i barconi, una volta effettuato il trasbordo degli immigrati.
Soprattutto quando a prestare soccorsi sono i mercantili commerciali privati, ci sarà bisogno di assetti navali delle Capitanerie, della Finanza, di Frontex in grado di non lasciare alla deriva questi natanti ma di affondarli.
Nei fatti, Triton rafforzata, per come ne hanno discusso i capi di governo, diventerà un ibrido: un po’ Triton appunto, un po’ Mare Nostrum che farà anche ricerca e salvataggi oltre che vigilanza delle frontiere. Paradossalmente, i nostri esperti temono che nell’impeto di solidarietà europea, una flotta di mezzi Triton schierati per recuperare profughi si trasformi in un «formidabile fattore di attrazione», innescando di nuovo un meccanismo di partenze su mezzi precari in grado di galleggiare per pochi metri (tanto poi ci sono le navi europee che trasbordano i passeggeri).
Soprattutto l’Europa che parla tedesco ha voluto prevedere team tecnici comuni per le foto segnalazioni degli immigrati, non fidandosi degli italiani. In realtà vi sono immigrati, di etnie e nazionalità diverse che si rifiutano di essere fotosegnalati. È legittimo l’uso della forza. Ai funzionari della Scientifica coinvolgono nella decisione l’autorità giudiziaria che, spesso, nega l’uso della forza.