Il Sole 5.4.15
Sicurezza aerea. Ben prima della tragedia
Airbus, la Ue aveva dubbi sulla Germania
di R.Es.
Carenza di personale cronica che mette a rischio la capacità di controllare lo stato di salute degli equipaggi. Era questa una delle osservazioni mosse dalle autorità europee all’Agenzia tedesca per la sicurezza dei voli ben prima del tragico schianto dell’Airbus 4U9525 di Germanwings sulle Alpi francesi il 24 marzo scorso. Tragedia in cui sono morte 150 persone per la folle azione volontaria del copilota Andreas Lubitz.
La rivelazione del Wall Street Journal getta una nuova luce sulla strage, e solleva pesanti interrogativi sulla mancata prevenzione da parte della Luftfahrtbundesamt (Lba), che nel 2011 era anche stata per alcuni mesi nella «lista nera» delle agenzie, da cui era stata poi rimossa alla fine di quell’anno.
I problemi però non erano stati risolti, tanto che l’ultimo richiamo della Ue risale al novembre scorso. Nel frattempo la Lba ha risposto alle osservazioni, e la Commissione europea sta esaminando il piano correttivo presentato dalla Germania.
Tali osservazioni, ha spiegato un portavoce Ue, non sono inusuali. Nel 2011 anche Italia, Grecia e altri Paesi erano stati richiamati per non aver rispettato alcuni standard dell’Agenzia europea sulla sicurezza dei voli (Easa). È però singolare il fatto che le deficienze dell’agenzia tedesca siano state denunciate per diversi anni senza che la Germania le risolvesse.
La Lba è da tempo criticata dall’Unione Europea per l’insufficiente numero di personale e la scarsità di risorse, ma anche per la sua supervisione dei centri medici che controllano lo stato di salute fisico e psicologico degli equipaggi. In particolare, ben 10 richiami degli ultimi anni rivolti all’agenzia tedesca riguardavano proprio questioni di natura medico-sanitaria.
La Lba non ha voluto commentare le osservazioni della Commissione Ue. Il ministero tedesco dei Trasporti invece è intervenuto in sua difesa: «Non ci sono motivi per criticare la Lba», ha dichiarato un portavoce.
L’agenzia in genere non interviene direttamente nelle attività di screening dei piloti, salvo nei casi in cui un pilota venga sospeso e chieda di essere riammesso. Secondo una fonte medica interpellata dal Wall Street Journal, la notizia della lunga assenza di Lubitz dal corso di addestramento di Lufthansa nel 2009 per depressione avrebbe dovuto arrivare all’agenzia tedesca.
Intanto, e per il secondo giorno consecutivo, Germanwings (del gruppo Lufthansa) si è ritrovata al centro della cronaca per un problema tecnico. Un’apparente perdita in volo di carburante ha infatti costretto i piloti di un A319 della compagnia tedesca - partito ieri da Colonia/Bonn e diretto a Venezia - a ripiegare su Stoccarda. «Si è trattato di una procedura di sicurezza - ha fatto sapere la compagnia - non si è trattato di un atterraggio di emergenza». Venerdì un aereo di Germanwings partito da Hannover e diretto a Roma era stato costretto a un atterraggio d’urgenza a Venezia per il malore di un membro dell’equipaggio e di un passeggero.