Il Sole 10.4.15
L’importanza geopolitica della Grecia per la Ue e per l’euro
risponde M.L.
Tsipras è in visita a Mosca: ha incontrato il presidente Putin e il premier Medvedev . Ciò significa che, non avendo trovato sostegno né a Bruxelles né a Francoforte, il premier greco cerca l’aiuto della Russia per salvare la Grecia? Ma, al momento, pare che la visita moscovita sia stata una visita di grande calore ma senza una vera promessa da parte di Putin di liquidità. E allora Tsipras tornerà a fare il giro delle sette chiese fra Ue e Bce...
Lettera firmata
È comprensibile, anche se non per questo condivisibile, che la Grecia di Alexis Tsipras, la quale non riesce a trovare comprensione né solidarietà nell’Eurozona, cerchi di giocare la partita su altri tavoli. A cominciare da quelli di Russia e Cina, che sono partner ostici, quando non ostili, dell’Europa comunitaria. Un po’ come con le riparazioni di guerra pretese dalla Germania, Atene spera in questo modo di aumentare il suo potere contrattuale (oggi nullo) con i partner europei o comunque di far intendere e accettare almeno in parte le sue ragioni, attualmente inascoltate. Non è affatto detto che il gioco le riesca, anche perché non si capisce fino a che punto la Russia di Putin sia disposto a giocare la carta ellenica per sfidare l’Occidente. Però il gioco su più tavoli di Tsipras ha la funzione di ricordare a tutti l’importanza geopolitica e strategica di un Paese come la Grecia che non può essere messo a cuor leggero alla porta né dell’euro né, ancora meno, dell’Europa.
Gli incarichi di De Gennaro
La principale reazione politica alla condanna di Strasburgo per i fatti della Diaz, è un levarsi di voci scandalizzate nel Pd per l’incarico di ad Finmeccanica dato a De Gennaro, capo della Polizia ai tempi di Genova 2001. Ora, De Gennaro è stato nominato ad da Enrico Letta, anno 2013, quando cioè la Cassazione, pur assolvendolo, aveva già riconosciuto le violenze della Diaz e ammesso di non procedere all’accusa di tortura per mancanza della fattispecie di reato: cosa è cambiato per gli esponenti del Pd dopo la sentenza? Ma soprattutto, perché nessuno di loro, né di altre forze politiche, M5S a parte, non ritenne perlomeno strano che un curriculum vitae fondato interamente in polizia, fosse ritenuto il migliore per dirigere la più grande azienda italiana nel settore tecnologico? La sensazione è che, come per Lupi, Renzi stia meditando di piazzare l’ennesimo suo uomo in un posto chiave, ottenendo il massimo col minimo sforzo. Nessuna questione etica, ma solo il ripetersi di un cinico calcolo di potere.