domenica 5 aprile 2015

il Fatto 5.4.15
Il neurochirurgo Massimo Gandolfini
È contro natura, un passo verso le adozioni gay
intervista di Wa. Ma.


Le nuove forme di famiglia sarebbero un’evoluzione della società? Io la chiamo involuzione”. Massimo Gandolfini, neurochirurgo, vice presidente di Scienza e Vita, in nome di questa concezione è andato anche in Senato a fare le audizioni contro il disegno di legge sulle unioni civili, presentato da Monica Cirinnà. “Ho presentato anche un progetto di modifica rispetto a quel testo intitolato ‘convivenze non matrimoniali’. Il principio di fondo è che i diritti civili delle persone che costituiscono un’unione civile, dunque una coppia di fatto sia omosessuale che eterosessuale, vanno regolati ma non sono equiparabili alla famiglia, come definita nella Costituzione”.
Professore, quali sono i punti del testo Cirinnà che proprio non le vanno bene?
Nel ddl Cirinnà si riconoscono alle unioni civili omosessuali tutti i diritti per la famiglia salvo l’adozione dei minori.
E questo è un problema?
La pienezza del diritto spetta alla famiglia.
Quali sono i punti per lei inaccettabili?
Prima di tutto l’adozione. Nell’ultima versione del testo è stato introdotto lo step child, il diritto all’adozione di un minore proveniente da un rapporto precedente di uno dei due. La pensione di reversibilità. E la partecipazione alla quota di legittima del testamento patrimoniale.
Partiamo dall’adozione: non crede che per un bambino sia giusto essere adottato da uno dei due genitori?
Penso che sia meglio essere adottato da un papà e da una mamma. E se viene adottato da uno dei due genitori, la tutela giuridica dell’altro convivente è quella, appunto, dell’altro convivente, non di un marito o di una moglie. Questo ddl è il primo passo per arrivare alle adozioni dei minori da parte delle coppie omosessuali.
Ma chi dice che una coppia eterosessuale è sempre migliore di una coppia omosessuale?
Certamente ci sono situazioni molto gravi anche tra le coppie eterosessuali. Ma in Italia non esiste il tema bambini abbandonati. In questo momento per 20 coppie che vogliono l’adozione, il bambino è uno. La psicologia evolutiva dice che il bambino ha bisogno di una strutturazione in volto maschile e femminile. E visto che non siamo all’emergenza orfanotrofi io credo vada rispettata.
Ma invece quali sono i problemi sulla pensione di reversibilità e sull’eredità?
La pensione di reversibilità è un atto di giustizia pensato nei confronti del membro della coppia tradizionale che sta a casa. Una volta erano le donne. Lo stesso tipo di valutazione vale per la pensione. Perché si devono estendere a una coppia omosessuale?
Perché no?
C’è una differenza sessuale naturale incancellabile, tra le coppie etero e quelle omo. E poi va detto che le vere famiglie omosessuali sono ridottissime.
Ma allora perché non estendere diritti come la pensione di reversibilità alle coppie di fatto eterosessuali?
Non hanno la struttura di una coppia fondata sul matrimonio. Nel momento in cui non si assumono doveri non ho capito perché vogliamo garantirgli diritti. Che alla ricchissima Italia costerebbero milioni e milioni di euro.
Ma allora quali diritti dovrebbero viceversa essere garantiti da un’unione civile?
Sono diritti già iscritti nel codice civile, e basterebbe un testo unico, in cui si prevede la possibilità della visita in ospedale del convivente, della visita al carcere, del rifiuto di testimonianza, della scelta dell’amministratore di sostegno, di possibilità di subentro nell’affitto, nella decisione sull’espianto di impianti e organi.
Alla base del suo ragionamento c’è un’idea di società molto precisa.
La famiglia fondata sul matrimonio garantisce l’hordo succedentium generationum. Qualsiasi altro tipo di convivenza non matrimoniale non svolge questa funzione.