domenica 5 aprile 2015

il Fatto 5.4.15
I tempi cambiano. Slalom di stampa
Con D’Alema nessuna pietà, con Matteo invece...
Nascosto da tutti i giornaloni il finanziamento di 5 mila euro alla cena del partito del premier
di Giorgio Meletti


Una volta Massimo D’Alema faceva paura ai giornalisti in carriera. Perciò va capito se, quando la mattina apre i quotidiani che non ha lasciato in edicola, gli viene lo stranguglione. I giornali degli Agnelli, dei Benedetti e dei Tronchetti Provera, che lui ricorda nostalgico come finanziatori di Italianieuropei, hanno sparato in prima pagina le sue duemila bottiglie di vino e hanno nascosto le cene di Renzi con i 5 mila euro della Cpl Concordia. Se l’occultamento della notizia diventasse specialità olimpica, l’Italia mieterebbe medaglie. E non possono nemmeno dire che la notizia gli sia sfuggita, visto che già venerdì scorso era l’apertura del Fatto. Certo, diranno che questo giornale esagera, ma stavolta vince per eccesso la prudenza del Corriere della Sera, che affoga due righe sulla “contribuzione” al premier, senza neppure la cifra, in un articolo a pagina 20   intitolato “Gli affari tra sindaco Pd e senatore forzista”. Stesso trattamento su Repubblica e Messaggero, come se lavorassero a redazioni unificate. La Stampa, più audace, dedica una riga di sommario del pezzo nascosto nella parte bassa della pagina 8  : “E il cda decise di contribuire alla cena voluta da Renzi”. I grandi slalomisti sanno quando passare distanti dai pali per non rischiare. Stessa cosa i cronisti, che danzano lontani dalle notizie sgradite al capo, per non rischiare di sbatterci contro e doverle scrivere. Sono mali di stagione. Sono in ballo nomine Rai e direzione del Corriere, la timidezza dunque li paralizza, e fanno a gara a conquistarsi l’sms più benevolo di Matteo. Con buona pace del povero D’Alema, che chiede minaccioso le generalità al cronista impertinente e resta folgorato quando quello gli risponde a brutto muso “sono della Rai”. Ai bei tempi avrebbe detto: “Ne parlerò con il suo direttore”, che magari aveva appena lottizzato. Adesso gli è rimasto solo “ne parlerò con il mio avvocato”. La libera stampa ormai striscia solo davanti a Matteo. Pronta a scavare la buchetta per seppellire cacche e notizie.