il Fatto 26.4.15
Zagrebelsky: la Resistenza serve all’Italia “adulta”
IL DISCORSO lo ha pronunciato durante le celebrazioni al cimitero monumentale di Torino. Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha ricordato che abbiamo bisogno di ricordare la Resistenza “per aiutare a capire e aiutarci a diventare un popolo adulto”. A volte, secondo il costituzionalista, si dice che "la Resistenza sarebbe estranea allo spirito profondo del popolo italiano, spirito tutt'altro che ‘resistenziale’, ma piuttosto ‘accomodante’, pur di assicurarsi una vita tranquilla, al riparo dai pericoli. Così facendo ha aggiunto il fascismo e l'antifascismo sarebbero una semplice parentesi nella nostra storia” e si arriverebbe a pensare che “avevano entrambi torto, si equivalevano, dunque”. “L'equidistanza prosegue non risponde alla domanda cruciale: che cosa sarebbe successo se avessero vinto i fascisti e i loro alleati nazisti?”.
Domanda alla quale, aggiunge “non possiamo dare una risposta equidistante perché una parte stava con le barbarie commesse, l’altra contro: occorre ricordare e rendere onore e gratitudine a chi ha scelto la parte secondo umanità, giustizia e libertà, la parte che ci consente di essere qui a discutere liberamente del nostro passato e del nostro futuro”.