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Usa, prima regola diffidare del governo
Scelte Oltre due milioni di ragazzi sono educati dai genitori. E, dalle identità sessuali agli stili di vita, domina l'eccezione. Perché qui la prassi è dubitare della norma
di PAOLO PONTONIERE
SAN FRANCISCO. Non c'è nazione nel mondo che, più degli Stati Uniti, sia fondata su una ontologica diffidenza nei confronti dello Stato, sul diritto costituzionale dei suoi cittadini a ribellarsi all'autorità centrale. Di conseguenza, non c'è nessuna nazione che nutra un così profondo amore per l'eccezione, il non-standard. Non deve stupire, così, che qui l'homeschooling, ovverola pratica di educare i propri figli a casa, sia un fenomeno diffuso e figlio di una cultura sinistrese e indipendentista che continua ad avere un certo suo peso. Circa il tre per cento della popolazione non manda i figli a scuola, ma provvede alla loro istruzione all'interno delle mura casalinghe (magari con l'assistenza di tutori). Stiamo parlando di oltre due milioni di giovani tra i 6 e i 17 anni. Questa pratica, tuttavia, è legale solo dal 2008 in California mentre vive in un limbo giuridico nel resto degli Stati Uniti, dove però viene facilmente accettata dalle autorità quando alla base della scelta ci sono motivi religiosi. Infatti nel 1972 una sentenza della Corte Suprema riconobbe a un gruppo di genitori Amish il diritto di educare i propri figli a casa, sebbene allo stesso tempo riconfermasse il diritto statale di stabilire degli standard. Da qui il preponderante numerodi genitoriche persuperare ogni ostacolo legale dichiarano diaver sceltohomescholing per motivi religiosi. Per raccontare l'homeschoo - ling americano bisogna raccontare la filosofia di una nazione. Gli Stati Uniti sono stati costruiti proprio sul principio della sfiducia nei confronti dello Stato: sfiducia nella sua capacità di garantire libertà individuale, economica e i fondamenti etici e morali della società. In questo senso i Padri Fondatori, memori dell'esperienza inglese e della Guerra di Indipendenza, scrissero la Costituzione Americana proprio per limitare il potere del governo –in special modo quello dello Stato e dei suoi emissari – nelle questioni legate al commercio e di conseguenza, in una catena di pensiero filosofico che parte da Thomas Hobbes e John Locke e arriva a Adam Smith e James Madison, anche nelle libere scelte individuali. È proprio la limitazione dei poteri statali prevista dalla Costituzione che ha aperto le porte a una varietà di pratiche di vita alternativa che non ha eguali in altri Paesi. Queste pratiche includono il poliamorismo, una forma di matrimonio (550 mila famiglie Usa lo praticavano all'ultimo censimento) che prevede di sposare più persone – del proprio o di un altro sesso – allo stesso tempo: qualcuno lo definisce un nuovo orientamento sessuale, al pari dei trasgender (1,4 milioni di persone negli Usa), degli agender, dei bigender, dei pangender, thirdgender, genderbender, hijra, queer-hetero, two-spirit e per finire la en-generation (la fine dei gender generation) dei Millennials, il cui numero complessivo data la fluidità delle definizioni è difficile da stabilire ma potrebbe contare milioni di giovani. Nel campo delle alternative e della contestazione alla società cittadina e post-industriale, ci sono movimenti come quello del Back to The Land Movement, che predica il ritorno dei giovani all'agricoltura: lanciato all'inizio del 20esimo secolo dall'avvocato (e attivista prudhoniano) Bolton Hall, ha i suo poeti in Gary Snyder e Wendell Berry, e secondo il periodico Rolling Stones è uno dei principali responsabili dell'ascesa di Bernie Sanders nel corso delle primarie democratiche. Altra espressione di questa acuta diversità socio-politica è anche il Panteismo che nelle sue fila ha enumerato letterati come Henry David Thoreau, Ralph Waldo Emerson, Walt Whitman, Ansel Adams e Peter Seeger. Ovviamente le espressioni bizzarre di questo spirito libertario nella terra delle mille diversità non potevano mancare, all'insegna del radicalismo, il cospirazionismo e la sfiducia nelle autorità mediche e scientifiche. Tra i nuovi movimenti che danno in qualche maniera pausa all'intelligenzafigurano quellodel men-inism o masculinism, che si batte per la difesa dei diritti dei maschi contro il femminismo (che a dire dei seguaci ha trasformato tutti i maschi in «porci o violentatori»). Sul versante dei diritti sessuali ci sono i gruppi radicali femministi Terfs (Trans-Exclusionary Radical Feminists) e Swerfs (Sex Worker Exclusionary Radical Feminists). I primi si battono per una definizione legale del genere femminile che includa solo le persone che sono nate con la vagina, escludendo così le transessuali, mentre i gruppi Swerfs vorrebbero escludere dal movimento femminista le donne che lavorano nell'industria pornografica. Tra i "movimenti sorpresa"cisono ancheiNorth-Korean Apologist, che giustificano la posizione nella quale secondo loro sitroverebbe ilPaese diKim il Jonga causadelle sanzionistatunitensi. Gli esponenti dell'An - ti-Halaal Movement (Halaal è un protocollo religioso per il trattamento dei cibi secondo le leggi islamiche) ritengono invece che le organizzazioni musulmane di certificazione dei cibi siano solo un fronte dell'Isis per raccogliere fondi per il radicalismo islamico e che quindi debbano essere bandite per legge. Non potevano infine mancare gli Anti-Vaxxers, coloro cioè che si oppongono indiscriminatamente a tutti i tipi di vaccino, sostenendo che il consenso verso questa tecnica non sia dissimile aquellodi cuiinpassatogodevano l'energia nucleare e l'uso degli oppioidi nella cura del dolore. Fukushima sarebbe, in questo caso, la riprova che la loro diffidenza è motivata, così come la recente scoperta che alcune case farmaceutiche hanno falsificato i dati clinici sulla affidabilità degli oppioidi, una truffa che sarebbe alla causa dell'abuso di queste sostanze e il conseguente boom dei decessi da overdose negli Stati Uniti: oltre 60 mila nel 2016. Anche qui si sta formando un altro gruppo: quello di coloro che credono che la crisi degli oppiodi sia guidata dall'al - to dal governo Usa e che sia diretta, come era stata quella del crack tra gli afro-americani, a distruggere i maschi bianchi, soprattutto nei sobborghi operai. Il cospirazionismo è l'altra faccia, deformata, di una sana diffidenza nei confronti dello Stato