mercoledì 21 giugno 2017

Repubblica 21.6.17
Il punto è dove trovare i voti per contare qualcosa
Michele Serra

CARO Tomaso Montanari, io non ho affatto scritto che «dovremo comunque votare per Renzi se non vogliamo la destra al governo». Ho scritto praticamente il contrario: ho scritto che chi NON intende votare per Renzi non ha la minima intenzione di regalare il suo voto alla solita minoranza virtuosa che sa quali sono le cose giuste, ma non ha nessuna idea di come realizzarle. Essendo Renzi segretario del Pd a furor di primarie (io, tanto per chiarire che il nostro è un dibattito tra piccoletti, ho votato per Orlando), posso assicurarti che qualunque progetto di una maggioranza di centrosinistra è costretto, ripeto costretto a tenerne conto. Anche per la considerazione che si deve ai milioni di elettori di Renzi, che non credo amino sentirsi attribuire in blocco “alla destra” come tu hai fatto, secondo me, senza avere il tempo di rifletterci meglio.
Non sto a tirarla in lungo con la Cirinnà e lo Ius soli, mosse politiche che da sole dovrebbero sconsigliare di regalare il Partito democratico alla destra. La destra, vorrei ricordarti, è Salvini e Berlusconi. E a meno di voler considerare Grillo un interlocutore (chiedi a Bersani come andò a finire), non riesco a capire, da quell’uomo semplice che sono, dove diavolo volete trovare i voti per contare qualcosa. Voglio aggiungere solo questo: sono troppo vecchio, ormai, per non sapere come andrà a finire il vostro tentativo di fare a meno del Pd. Andrà a finire con l’ennesimo flop, perché la politica non è campo per i virtuosi. È campo per gli sgobboni, che cercano il difficile punto di equilibrio tra la virtù e la realtà, dando il dovuto rilievo all’una e all’altra. Ripeto: all’una e all’altra.